Infiltrazioni criminali tra gli ultrà: 19 arresti
Vasta operazione della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza: le persone indagate a vario titolo per associazione per delinquere, con l’aggravante del metodo mafioso, estorsione, lesioni ed altri gravi reati
Dalle prime ore di questa mattina è in corso una vasta operazione della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Milano. Sono 19 i capi ultras di Milan e Inter arrestati nelle ultime ore da parte della Polizia di Stato.
Maxi retata, arrestati 19 capi ultras di Milan e Inter
Gli agenti del Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, della Squadra Mobile e della S.I.SCO di Milano stanno eseguendo decine di misure cautelari e decreti di perquisizione nei confronti di persone indagate a vario titolo per associazione per delinquere, con l’aggravante del metodo mafioso, estorsione, lesioni ed altri gravi reati.
Nello stesso contesto ulteriori misure sono state eseguite da militari del Servizio Centrale Investigazioni Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.) e del Nucleo Polizia Economico Finanziario della Guardia di Finanza di Milano – G.I.C.O. Gli indagati sono quasi tutti riconducibili alle tifoserie ultras delle due principali squadre milanesi e i reati connessi al giro d’affari legato al contesto calcistico.
I dettagli in mattinata
I dettagli dell’operazione sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa tenutasi questa mattina presso gli uffici della Procura della Repubblica di Milano alla presenza del Procuratore Nazionale Antimafia Giovanni Melillo, del Procuratore della Repubblica di Milano Marcello Viola, del Questore di Milano Bruno Megale, del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Milano Gen. B. Andrea Fiducia, del Direttore del Servizio Centrale Operativo Vincenzo Nicolì, del Comandante del Servizio Centrale Investigazioni C.O. Gen. D. Antonio Quintavalle e di investigatori della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza.
Come riportato da PrimaLaMartesana.it le indagini della Procura di Milano sulle attività (illecite) dei "direttivi" ultras di Inter e Milan, che questa mattina, lunedì 30 settembre 2024, hanno portato a decapitare i vertici di Curva Nord e Curva Sud (con 19 arresti e una quarantina in tutto di indagati a vario titolo), hanno svelato un sistema criminale che, nel caso della tifoseria organizzata interista, era stato ormai ampiamente infiltrato dalla 'ndrangheta. Metodi analoghi per la Sud milanista, con reati del tutto simili, ma senza la presenza accertata di connotati mafiosi.
Una lotta per il controllo di tutto ciò che portava profitto, dal merchandising ai biglietti per le partite passando per i parcheggi dello stadio, che andava avanti da tempo, tanto che già lo scorso giugno - dunque ben prima dell'omicidio di Antonio Bellocco - erano pronti a scattare alcuni arresti.
E le due società? Parti lese allo stato attuale (nessun collegamento diretto è emerso con referenti dei club), della cui collaborazione gli inquirenti si dicono certi.
"Sorprende che in un contesto come quello milanese, l'attività investigativa non sia partita da alcuna denuncia o segnalazione di reato - ha spiegato nella conferenza stampa di stamattina il Procuratore nazionale antimafia, Giovanni Melillo - Il fenomeno non riguarda solo i grandi club, ma l'infiltrazione mafiosa riscontrata interessa anche il calcio minore, utile a un maggior radicamento e controllo del territorio".