Spintonata la vice sovrintendente intervenuta

Maxi rissa in carcere: detenuti si colpiscono a suon di lamette, sgabelli e gambe dei tavoli

E' accaduto al Sanquirico, a Monza. Diversi i carcerati finiti al San Gerardo

Maxi rissa in carcere: detenuti si colpiscono a suon di lamette, sgabelli e gambe dei tavoli
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Maxi rissa in carcere: detenuti si colpiscono a suon di lamette, sgabelli e gambe dei tavoli. E' accaduto ieri, domenica 22 agosto 2021, all'interno di un reparto del Sanquirico, a Monza. Spintonata la vice sovrintendente intervenuta per sedare il parapiglia.

Maxi rissa in carcere

Le violenze sono scoppiate intorno alle 11.40 e hanno visto coinvolti almeno 25 detenuti di nazionalità diverse: italiani, albanesi e persone provenienti dal Nord Africa, in possesso di armi rudimentali da taglio, realizzate artigianalmente e ben affilate al pari di coltelli,  stoviglie di vario genere, caffettiere, bastoni ricavati sradicando le gambe dei tavoli in legno in dotazione, nelle camere detentive, e tutto quanto potesse servire ad offendere e ferire.

Immediato l'intervento degli agenti della Polizia Penitenziaria. Nella colluttazione una Vice Sovrintendente è stata colpita e spintonata.  Diversi i feriti e due gli invii d'urgenza all'ospedale San Gerardo di Monza.

"Ormai le violenze sono all'ordine del giorno"

"Il pronto intervento della polizia Penitenziaria ha evitato il peggio - hanno fatto sapere i rappresentanti della Uilpa Penitenziaria - Gli agenti con alta professionalità, con fatica, con il poco personale e senza i mezzi adeguati, sono riusciti a placare la situazione di emergenza, portando alla calma la situazione. Ormai tali violenze sono all'ordine del giorno, si spera che verranno presi in merito provvedimenti adeguati da parte dell'istituzione. Il personale è insufficiente ed impossibilitato ad intervenire con mezzi adeguati e con un protocollo ben preciso, giornalmente lo stesso rischia la propria pelle per il bene della comunità e del paese".

"Serve una riforma"

Parole cui fanno eco le dichiarazioni di Giuseppe Bolena, per conto della Segreteria Regionale dell'Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria): "Serve subito una riforma, ma servono anche equipaggiamenti per il personale di Polizia Penitenziaria che al momento fronteggia queste situazioni totalmente a mani nude. Il Governo e la Politica affidino la sicurezza dei penitenziari al Corpo di Polizia Penitenziaria e cambi la fallimentare gestione civile dei penitenziari".

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