L'addio al primo parroco del Polo

A Meda l'ultimo saluto a padre Pietro Pontiggia

Nella chiesa Madonna di Fatima, che lui stesso aveva fondato, celebrati i funerali. 

A Meda l'ultimo saluto a padre Pietro Pontiggia
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A Meda l'ultimo saluto a padre Pietro Pontiggia. Nella chiesa Madonna di Fatima, che lui stesso aveva fondato, oggi, mercoledì 5 gennaio 2021, sono stati celebrati i funerali.

I funerali nella "sua" chiesa

Scomparso a 96 anni lunedì 3 gennaio, padre Pietro Pontiggia ha ricevuto l'ultimo saluto oggi in occasione dei funerali che si sono celebrati nella chiesa Madonna di Fatima nel quartiere Polo, la stessa chiesa che proprio lui aveva fondato nel 1964 e che successivamente venne consacrata nel 1971. Sacerdote appartenente alla Congregazione degli Oblati di San Giuseppe, detti Giuseppini di Asti, era nato a Meda il 5 dicembre 1925. Nella sua città natale era tornato nel 1963 con l'incarico di avviare una nuova parrocchia nella zona sud, denominata quartiere Polo. Curò la costruzione della chiesa parrocchiale dedicata alla Madonna di Fatima, fondata nel 1964 e consacrata nel 1971. Padre Pontiggia fu quindi il primo parroco del Polo: il suo ingresso ufficiale avvenne il 5 dicembre 1965.

"Carattere forte, buono e calmo"

Tanti i sacerdoti della Congregazione che hanno voluto presenziare alla funzione. Tra loro il superiore generale padre Jan Pelczarski, che ha celebrato la Messa, e poi padre Maximo Sevilla, padre Luigi Testa, padre Mario Mela, padre Fiorenzo Cavallaro e padre Fiorenzo Mazzacani, anche lui in passato parroco al Polo. Con loro sull'altare anche il responsabile della Comunità pastorale Santo Crocifisso, don Claudio Carboni, il vicario parrocchiale del Polo don Angelo Fossati e don Luigi Pedretti. Padre Fiorenzo Mazzacani ha ricordato la figura di don Pietro: "Ho convissuto con lui per 30 anni - ha affermato - L'ho sempre ammirato per il suo carattere forte, buono e calmo, con costante equilibrio. Lo caratterizzava una sana indifferenza: interveniva senza agitarsi usando calma e pazienza. Sapeva come avvicinarsi alle persone".

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