Mensa scolastica: pugno duro contro gli evasori

A Limbiate il sindaco Romeo adotta misure estreme contro chi non paga il servizio. Mancano quasi 200mila euro

Mensa scolastica: pugno duro contro gli evasori
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Più di seicento raccomandate inviate ad altrettante famiglie morose: e se non pagheranno neanche stavolta, si passerà alla riscossione coatta dei crediti. È la linea dura voluta dal sindaco Antonio Romeo nei confronti di chi non ha ancora pagato il servizio mensa di quest’anno.

Mancano 188mila euro per la mensa

Un credito ancora non recuperato che ammonta a 188mila euro. Numeri importanti, che riguardano quasi un terzo del numero totale dei bambini che usufruiscono del servizio. Alle seicento raccomandate si aggiungono, inoltre, un altro centinaio di telefonate verso persone che hanno debiti inferiori a 10 euro: vista l'esiguità del debito, sarà concessa la facoltà di saldarlo anche nelle cartolerie che, durante l'anno scolastico, ricaricano la tessera della mensa.

Tempo fino al 12 agosto, poi via alle misure

Chi riceverà la raccomandata avrà tempo sino al 12 agosto per versare quanto dovuto. Alla scadenza, per chi non avrà saldato il debito, sarà avviata la procedura per la riscossione coatta dei crediti, che prevede il fermo amministrativo dell’automobile, la decurtazione di un quinto dello stipendio e l’inserimento nella fascia massima di pagamento a prescindere dal valore dell'Isee per l’anno scolastico che inizierà a settembre.

Un intervento ormai necessario

«Sono misure purtroppo necessarie - ha spiegato il sindaco Romeo - solo in questo modo potremo individuare chi non vuole pagare e capire chi invece non può veramente farlo, perché in situazioni di indigenza».
Già alla fine dell’anno scorso il primo cittadino aveva sollevato il problema, arrivando a minacciare il taglio o la drastica riduzione dei servizi se l’evasione fosse rimasta a livelli elevati.

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