Mercato immobiliare in ripresa, è il momento di comprare
Aumenta il numero di compravendite ma i prezzi restano bloccati: Davide Lucianò analizza la situazione

Mercato immobiliare in ripresa. Il 2017 ha visto una ripartenza in quest’ottica, per concludersi positivamente. In particolare si registra un aumento del numero delle compravendite, con i prezzi in completa controtendenza. Negli ultimi tre anni continua il calo dei prezzi: -10% nel 2015, -4% nel 2016, pareggio nel 2017. Insomma, guardando al presente i prezzi non salgono ma nemmeno scendono. Parola di Davide Lucianò, titolare di Grimaldi Immobiliare Monza.
Mercato immobiliare in ripresa
“L’aumento del numero di compravendite è preludio del buon ripartire del mercato - ha spiegato - ma c’è ancora qualcosa che lo frena ossia la situazione politica ed economica, l’incertezza totale nel trovare lavoro stabile che permetta di accendere un mutuo o un finanziamento”. Di conseguenza sono avvantaggiate le locazioni: “Da qualche parte bisogna andare a vivere, infatti nel 2017 c’è stato un aumento degli affitti e del loro valore - ha aggiunto Lucianò - se prima un appartamento di due locali si affittava a 430 euro, ora ne costa 500, è un discorso di domanda e offerta”.
Comprare e mettere a reddito
Altro freno al mattone è il fatto che si è costruito molto e resta ancora molto di invenduto. “Enti e fondi hanno gettato sul mercato tanti immobili, nell’ottica della dismissione del loro patrimonio immobiliare - ha continuato - tutti questi immobili sul mercato fanno sì che il prezzo non aumenti”. Proprio per questo Lucianò ricorda che il momento perfetto per comprare: “L’offerta è tantissima ed è a prezzi adeguati. Per esempio è possibile comprare oggi e domani metterlo a reddito nel caso di seconda o terza casa. Sarà un guadagno perché il prezzo è destinato ad aumentare, non a scendere”.
Un rendimento del 4,8%
Concludiamo con un esempio. Poniamo di investire 100mila euro per l’acquisto di un bilocale, per poi metterlo a reddito per 500 euro al mese. Ossia 6mila euro all’anno. Tolte le tasse della cedolare secca avanzano 4.800 euro netti: un 4,8% di rendimento è un tasso davvero ottimo.