L'ultimo saluto a Guido, tradito dalla montagna che tanto amava
L'assistente ecclesiastico degli Scout Agesci Lombardia: "Era un ragazzo alla ricerca della verità, di qualcosa di bello che riempisse la vita".
Si terrà oggi, mercoledì, alle 15, nella chiesa parrocchiale di Santo Stefano a Cesano Maderno, il funerale di Guido Di Carpegna Brivio, il 27enne morto venerdì sera in un tragico incidente sulle Dolomiti.
L'ultimo saluto all'appassionato alpinista
La funzione religiosa sarà presieduta da don Paolo Poli, assistente ecclesiastico degli Scout Agesci della Lombardia e del gruppo Milano 3-88, quello in cui il 27enne cesanese innamorato della montagna era cresciuto e dove, una volta terminata la formazione, era diventato uno degli educatori al servizio dei più giovani.
"Un ragazzo in continua ricerca"
"Guido era un ragazzo in ricerca. Alla ricerca della verità, di qualcosa di bello che riempisse la vita” lo racconta il sacerdote, che lo conosceva bene, da cinque anni ormai. Una ricerca che lo aveva portato a fare tante esperienze. “Lo scautismo, certo, ma anche la parrocchia, la montagna, la bicicletta e la speleologia - elenca con Paolo - Senza mai tralasciare lo studio e la dimensione lavorativa”. Un ragazzo “molto generoso, che non si risparmiava”.
Un punto di riferimento per i più giovani
Capo scout appassionato, punto di riferimento dei più piccoli prima e dei più grandi poi, Guido a inizio anno era diventato educatore dei giovani dai 17 ai 22 anni. “Un ragazzo fantastico, a cui era impossibile non volere bene” lo ricordano gli amici, ancora increduli per quanto successo.
"Ripensiamo ai tanti momenti con lui”
Domenica sera gli Scout di Milano si sono radunati in preghiera in una delle basi del gruppo 3-88. Erano tanti, tantissimi. Volti attoniti e rigati dalle lacrime. Don Paolo si è rifatto alla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi: “Noi abbiamo un tesoro in vasi di creta”, e ai ragazzi ha detto. “Con la morte di Guido avvertiamo che qualcosa si è rotto e ci sembra lo sia in modo irreparabile. Ma non dobbiamo dimenticarci che c'è un tesoro in questi vasi”. Da qui l'invito: “Recuperiamo il tesoro: rileggiamo le cose che Guido ci aveva scritto, cerchiamo le vecchie foto, ripensiamo ai tanti momenti che abbiamo condiviso con lui”.