Seregno

Messa alla prova per il tentato omicidio: domani la decisione del Tribunale

E’ la richiesta dei due minori per estinguere, con l’affidamento a lavori di pubblica utilità, il reato commesso nel gennaio 2023 in stazione

Messa alla prova per il tentato omicidio: domani la decisione del Tribunale
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Hanno chiesto la messa alla prova i due minorenni di Seregno e Desio imputati di tentato omicidio e tentata rapina per aver spinto un coetaneo contro un treno in movimento in stazione a Seregno.

Messa alla prova per il tentato omicidio: domani la decisione del Tribunale

Giovedì l’udienza in cui il Tribunale per i minorenni dovrà decidere se accogliere la loro istanza (in tal caso i ragazzi potranno svolgere lavori di pubblica utilità e il reato verrà estinto), oppure procedere con il processo.
La vittima di Lentate sul Seveso, che al momento non ha ricevuto alcun risarcimento, ha subito pesanti conseguenze, soprattutto psicologiche, dopo quell’aggressione che lo ha visto «miracolato».

Il fatto nel gennaio 2023. Era insieme a un amico, anche lui lentatese, in attesa del treno regionale che lo avrebbe condotto a casa sul secondo binario. Era stato avvicinato da un gruppo di giovanissimi con la richiesta perentoria di consegnare loro la sua felpa bianca, di marca Lacoste.
Al suo rifiuto era seguita l’aggressione, che avrebbe potuto avere conseguenze ben più drammatiche. Il 15enne di Desio aveva infatti spinto violentemente il ragazzo contro i vagoni, facendolo cadere nello spazio tra le ruote e la banchina. Fortunatamente la vittima non aveva riportato gravi conseguenze ed era finita all’ospedale San Gerardo di Monza in codice giallo, per un trauma cranico e a un piede.

In stazione si erano precipitati i Carabinieri, la Polizia ferroviaria e i mezzi dei soccorritori. Secondo quanto ricostruito, il gruppo degli assalitori si era dileguato, ma uno di loro in seguito era ritornato in stazione dove era stato bloccato e interrogato dalla Polfer. Le successive indagini avevano poi accertato che l’episodio non sarebbe stato motivato dal tentativo di rapina della felpa, bensì da una ragazzina «contesa» fra la vittima e uno dei responsabili. Al termine degli accertamenti il desiano, che aveva spinto il ragazzo verso i binari, era stato tradotto in un carcere minorile, mentre il complice di Seregno in una comunità.

"Per chi avrebbe potuto ucciderlo ci vuole una punizione esemplare"

«Speriamo che il giudice non accolga la richiesta di messa alla prova, i due responsabili devono stare in carcere - il commento della mamma della vittima - Abbiamo sofferto molto in questo periodo, mio figlio è dovuto andare per quasi un anno dallo psicologo e ha dovuto cambiare scuola. Adesso, per fortuna, sta meglio. Ma per chi avrebbe potuto ucciderlo ci vuole una punizione esemplare».

(in copertina un frame dell’aggressione in stazione a Seregno ai danni di un 15enne di Lentate, finito tra le ruote del treno in transito e la banchina)

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