Monza

Micia morta al Parco viene trovata nella spazzatura

L’anziana gatta sarebbe stata inseguita da due cani senza guinzaglio. Dopo il decesso qualcuno, senza alcun rispetto, ha gettato il corpicino in un bidone

Micia morta al Parco viene trovata nella spazzatura
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Un’anziana gatta di 18 anni trovata senza vita nei Giardini Reali di Monza. Un testimone che avverte i Park Angel in servizio dicendo loro di aver visto due cani liberi mentre la inseguivano. E nel momento in cui i volontari si precipitano a vedere cosa sia accaduto, ecco che, in un primo momento, il corpicino non si trova. Solo dopo un’approfondita ricerca lo rinvengono in un bidone della spazzatura. Come se fosse un rifiuto.

Micia morta al Parco viene trovata nella spazzatura

Un gesto di assoluta mancanza di rispetto che ha lasciato senza parole i volontari i quali hanno a loro volta avvertito il presidente di Enpa Giorgio Riva.
E’ una vicenda piuttosto intricata e dai contorni ancora da definire quella che si è verificata giovedì mattina della scorsa settimana nei Giardini della Villa Reale.

Il racconto del presidente di Enpa Monza

«Tutto è partito dalla segnalazione di un passante che ha raggiunto i Park Angel spiegando loro ciò a cui aveva appena assistito - ha ricostruito Giorgio Riva - Due cani di taglia medio-grande che avrebbero inseguito la micia che poi sarebbe deceduta». I volontari si sono quindi messi alla ricerca della gatta, raggiungendo il luogo indicato dal testimone. «Inizialmente non l’hanno trovata. Solo dopo un certo lasso di tempo, il corpo è stato rinvenuto in uno dei bidoni che si trovano all’interno dei Giardini. Non si sa chi abbia pensato di metterlo proprio lì, ma ci sono delle regole ben precise in merito. Non si può prendere un animale deceduto e buttarlo via come se fosse un rifiuto. Solitamente si attivano gli organi competenti e lo si affida a realtà, come ad esempio il Fusi di Lissone, che posseggono un regolare inceneritore e che svolgono i necessari controlli sul microchip, qualora sia presente».

I bidoni in cui è stato ritrovato il corpo della micia senza vita dai Park Angel

I provvedimenti dell’assessore

Ma non è solo la modalità con la quale il corpicino della gatta è stato trattato a destare contrarietà.
La vicenda ha spinto l’assessore all’Ambiente (nonché grande amante degli animali) Giada Turato a pensare a nuovi provvedimenti volti a far rispettare il regolamento dei Giardini Reali.

Difficile, come si diceva, stabilire se sia stata la fatica e la paura a determinare la morte della micia il cui corpo non recava segni di morsi. Resta il fatto che questo brutto episodio ha riacceso il dibattito in merito, sollevando le proteste e l’indignazione di chi ha a cuore il benessere degli animali, in primis, appunto, l’assessore Turato che ha annunciato ulteriori provvedimenti che hanno come obiettivo quello di far rispettare l’obbligo del guinzaglio. Obbligo che c’è già, ma che viene puntualmente disatteso da molti. Il risultato è che spesso piccoli animali, come gli anatroccoli del laghetto, vengono trovati morti.

"Stiamo aggiornando il regolamento"

«Le regole ci sono, il problema è che non vengono rispettate - ha puntualizzato l’assessore - Per questo stiamo aggiornando il regolamento. Urge una revisione della cartellonistica presente sia nel Parco che nei Giardini Reali. Stiamo lavorando su questo fronte anche se le tempistiche non saranno immediate perché il tutto deve prima passare dalla Soprintendenza. Oltre a ciò è nostra intenzione procedere con una razionalizzazione delle forze già in campo, come i Park Angel e la Polizia Locale, in modo che vi sia un presidio che sia il più possibile capillare».

Un ulteriore step, ha aggiunto l’assessore Turato, sarebbe quello di «istituire delle aree cani all’interno del Parco, anche se sono consapevole che non basterebbe a risolvere il problema, che purtroppo rimane di difficilissima soluzione». Le multe sono previste, «e qualcuna è stata comminata, ma vengono puntualmente contestate e impugnate. Ad ogni modo noi continueremo a sensibilizzare i padroni dei cani affinché comprendano che questi comportamenti mettono in serio pericolo la vita della fauna del Parco», ha concluso l’assessore.

Anche Leidaa chiede una soluzione

Da parte sua la referente della Leidaa di Monza Barbara Zizza, torna a chiedere a gran voce una soluzione.

«Sono anni che se ne parla, ma purtroppo molti padroni di cani continuano a disattendere delle regole di buon senso che sono pure scritte - ha spiegato - C’è un regolamento, ma evidentemente non basta. Da tempo mi sto battendo affinché, soprattutto all’interno dei Giardini della Villa dove vi è una buona parte della fauna, vi sia un presidio fisso da parte di pubblici ufficiali. I controlli devono essere capillari. Sensibilizzare non è sufficiente. Chiederemo all’assessore di competenza l’apertura di un tavolo di confronto. Non è possibile che gli animali continuino a morire».

A fare appello affinché si mettano in atto azioni concrete è anche Roberto Manzato, che fa parte di Corro col Guanto e che già in passato aveva denunciato la pericolosità legata alla presenza dei cani liberi al Parco.

«Sono innumerevoli i padroni che disattendono l’obbligo - ha spiegato - L’ho potuto constatare per l’ennesima volta domenica mattina, quando sono andato a correre. E la situazione è destinata a peggiorare con l’arrivo della bella stagione. Una soluzione all’ingresso indiscriminato di persone con così poco senso civico potrebbe essere quella di mettere il ticket e di fare pagare una cifra simbolica per l’ingresso. Anche 50 centesimi. Ritengo potrebbe costituire un deterrente».

(nella foto di copertina l’anziana micia morta giovedì mattina al Parco)

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