Il caso

Migliaia di euro dai clienti per cantieri lasciati a metà: radiato geometra besanese

Il provvedimento è stato disposto il 20 gennaio dal Consiglio di disciplina territoriale del Collegio Geometri MB

Migliaia di euro dai clienti per cantieri lasciati a metà: radiato geometra besanese
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C’è chi ha pagato per intero una casa per poi ritrovarsi con i lavori lasciati a metà. Chi ha versato acconti per l’avvio delle pratiche legate al Superbonus rimaste però nel cassetto, nonostante documenti scritti e promesse di cantieri pronti a partire.
Sono solo alcune delle segnalazioni di comportamenti scorretti a carico di un geometra cinquantenne, studio a Barzanò, nel Lecchese, e casa a Besana in Brianza, partite da clienti che si sono rivolti sia alla Procura della Repubblica del Tribunale di Monza, dove, tramite i rispettivi legali, sono state formalizzate almeno due denunce di truffa da sei nuclei famigliari a carico del besanese, sia al Collegio Geometri e Geometri laureati di Monza e Brianza al quale il professionista risultava iscritto.

La cancellazione dall'albo

Il Collegio Geometri e Geometri laureati di Monza e Brianza, tramite il Consiglio di disciplina territoriale riunito lo scorso lunedì 20 gennaio, al termine di un procedimento di verifica degli addebiti contestati, ha deciso di cancellare con effetto immediato il geometra dall’albo, privandolo sostanzialmente della capacità di svolgere la libera professione su tutto il territorio nazionale. Il durissimo provvedimento disciplinare, oltre che all’interessato, è stato inviato a una lunga lista di Enti: dai Comuni della provincia di Monza e Brianza ai ministeri della Giustizia e dell’Interno, al direttore generale di Ats Brianza, al Procuratore della Repubblica di Monza, passando per presidente della Regione, Prefetto e Questore di Monza e Brianza fino ai presidenti dei Collegi dei Geometri e Geometri Laureati d’Italia. Solo per citarne alcuni.

"La mia casa, pagata ma lasciata a metà..."

Come detto sono numerosi i clienti che si dicono raggirati dal geometra, residenti in città e non solo. Almeno sei le famiglie che, da giugno 2024 all’inizio della scorsa settimana, si sono rivolte ai Carabinieri della stazione di via San Camillo prima e alla Procura del Tribunale di Monza poi per denunciare penalmente il cinquantenne. Truffa l’accusa contestata.
Tra loro c’è chi si trova a vivere in una casa pagata per intero ma costruita a metà.
«Dopo il Covid, io e mia moglie ci eravamo convinti a trasferirci in una nuova abitazione, per poter godere di uno spazio esterno - ha raccontato al nostro settimanale l’uomo, papà di famiglia - Siamo stati convinti dal geometra, nel quale riponevamo completa fiducia, a buttarci in questo progetto immobiliare, investendo i risparmi di una vita e accendendo un mutuo che ci vincolerà per diversi anni».
Una villetta da costruire ex novo su un terreno in una gradevole zona verde della città.
«Ci sono state lungaggini nel cantiere, con ditte che andavano e venivano, ma ad aprile siamo arrivati finalmente al rogito». Quindi al definitivo passaggio di proprietà dell’immobile dal venditore (una delle società gestite dal geometra insieme a un socio, poi uscito) all'acquirente, con contemporaneo pagamento della cifra pattuita.
«La casa non era finita e l’atto notarile conteneva l’impegno a carico del geometra di completarla nel più breve tempo possibile. A garanzia ci veniva consegnato un assegno da incassare in caso di inadempimento».
Inadempimento che poi c’è stato.
«Da ottobre i lavori sono fermi nonostante una miriade di promesse e di scuse avanzate dal geometra, compresa quella di una sua grave malattia. Mancano tutti i rivestimenti esterni e il giardino è ancora da fare. Avevamo pagato anche la piscina: c’è lo scavo e basta... Ad un certo punto il geometra ha smesso di risponderci. Di più: ci ha bloccati sia nelle telefonate che nei messaggi. Siamo andati in banca per riscuotere l’assegno, risultato però scoperto e legato a un conto chiuso».
Il besanese è stato quindi costretto a chiedere preventivi ad altri professionisti per finire almeno il necessario. «Dovremo sborsare ancora più di 60 mila euro. Soldi che avevamo già versato al geometra - ha proseguito - A questo si aggiunge anche l’andirivieni alla nostra porta di artigiani e titolari di ditte, tutti in cerca del geometra per conti mai saldati nonostante l’invio da parte sua, a mo’ di rassicurazione, delle disposizioni di bonifici poi regolarmente ritirati».

Lavori con il Supebonus mai partiti

E’ andata un po’ meglio dal punto di vista economico ai dirimpettai. Cinque famiglie in tutto che nel 2021 si erano rivolte al professionista besanese, scelto sempre per la fiducia dovuta a una lunga conoscenza, per la progettazione, direzione dei lavori e redazione delle pratiche necessarie per ristrutturare le loro abitazioni beneficiando del Superbonus 110%.
«In tre abbiamo versato un acconto da circa mille e 800 euro ciascuno - hanno raccontato - Il geometra ci ha consegnato documenti che attestavano l’approvazione della pratica, abbiamo visionato il contratto con la ditta che avrebbe dovuto eseguire i lavori. Tra questi ultimi c’erano l’installazione di pannelli solari e di colonnine per la ricarica elettrica, così abbiamo cambiato auto, acquistandone una elettrica: 40 mila euro che potevamo invece tenerci in tasca».
Peccato, infatti, che nemmeno un mattone sia stato mai mosso, nonostante un cronoprogramma messo nero su bianco che garantiva il termine degli interventi nel maggio del 2023.
«Un giorno, stanchi delle promesse del geometra, abbiamo chiamato direttamente l’impresa edile che, secondo il contratto che ci era stato mostrato, avrebbe dovuto realizzare i lavori - hanno concluso - Bè, non ne sapevano assolutamente nulla...».

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