Modello Lodi anche a Lentate, al Comune arriva la diffida
L'Asgi chiede di modificare il regolamento per accedere alle prestazioni sociali agevolate, che sarebbe "discriminatorio" nei confronti degli stranieri, ma il sindaco Laura Ferrari ribatte: "Da noi funziona".
Modello Lodi anche a Lentate: al Comune arriva la diffida.
Modello Lodi, diffidati i Comuni con lo stesso regolamento
«Il regolamento per accedere alle prestazioni sociali agevolate discrimina gli stranieri» e al Comune di Lentate arriva la diffida. Dopo il «caso» di Lodi, dove i bambini extracomunitari sono rimasti esclusi dalla mensa in quanto ai genitori era richiesto di presentare, oltre all’Isee, una documentazione che attestasse i beni immobili e mobili posseduti nei loro Paesi di provenienza, l’Asgi (Associazione studi giuridici sull’immigrazione) ha stilato un elenco degli altri Comuni che adottano lo stesso tipo di regolamento. Tra la Lombardia e il Veneto sono state parecchie le segnalazioni su Enti locali che ricalcano il «modello Lodi» e tra questi c’è anche Lentate, con il regolamento introdotto con la deliberazione numero 50 del 28 dicembre 2017. Pertanto l'Asgi ha spedito una lettera in Comune, con la richiesta di modificare il regolamento e con la riserva di attivarsi anche per vie legali qualora non ci fosse un tempestivo riscontro.
Il sindaco: «Da noi funziona ed è un esempio positivo»
Ma il sindaco Laura Ferrari non ha intenzione di modificare il regolamento, «che funziona benissimo. E a dimostrarlo sono i fatti: sugli 890 studenti delle scuole del territorio, 180 hanno richiesto di accedere alle prestazioni sociali agevolate per mensa e trasporto, di cui 35 stranieri. Ebbene, tutti e 35 hanno fornito la documentazione, senza lamentarsi. A loro rivolgo i miei complimenti, perché hanno dimostrato maturità e hanno compreso che il modo migliore per integrarsi è rispondere in modo positivo alle regole».
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