Monza festeggia 100 anni di scoutismo FOTO
I tre gruppi cittadini si sono trovati sabato pomeriggio nella sede scout delle Grazie Vecchie.

Sono passati 100 anni da quando il primo ragazzino monzese ha recitato per la prima volta la “promessa” e indossato un fazzolettone al collo, quello strano foulard che tutti gli scout del mondo indossano e che, colorato con tonalità sempre differenti, rappresenta il gruppo di appartenenza di ciascuno scout.
Lo scoutismo a Monza
Quella dello scoutismo è una storia d’amore e di avventura, nata con coraggio e portata avanti con passione da uomini e donne cittadini attivi del mondo, che si impegnano – così come insegnato dal fondatore Baden Powel – a “Lasciare il mondo un po’ migliore di come lo hanno trovato”.
E’ capitato a tutti di girare per il centro di Monza e trovare gruppi di piccoli e grandi in pantaloncini corti e camicia azzurra, diretti al parco o alla stazione a prendere il primo treno per la montagna più vicina: è questo infatti lo spirito che anima lo scoutismo, la voglia di stare a contatto con la natura e al servizio degli altri. Oppure li abbiamo visti davanti alle chiese, a vendere dolci fatti a mano o fiori colorati: è così che spesso I ragazzi scout si guadagnano le proprie attività e il materiale che poi servirà loro per realizzarle, imparando ad apprezzare il reale valore delle cose e della fatica che si fa per guadagnarle. Non a caso responsabilità, servizio, avventura e divertimento sono le parole chiave del percorso educativo che viene pensato e proposto ad ogni ragazzo scout e alle loro famiglie.
I gruppi attivi a Monza oggi sono tre, sparsi per le diverse zone della città: Monza 1, con sede presso il il Centro Educativo “Il Carrobiolo”, in Vicolo Carriobolo 2; Monza 4, con sede presso l’oratorio San Biagio, in via Cattaneo 2, e infine il gruppo Monza 10 (nato dall’unione di Monza 2, Monza 3, e Monza 5 ormai più di 20 anni fa), con sede all’oratorio di Sant’Alessandro, in via sant’Alessandro.
100 anni di scoutismo monzese
Sono 100 anni che ragazzi monzesi e della Brianza hanno l’opportunità di crescere insieme, di sfidare I propri limiti per imparare a superarli, di divertirsi organizzando le attività da realizzare, di staccare dal mondo virtuale e tecnologico in cui viviamo per riassaporare un po’ di natura e avventura.
Sono 100 anni che a Monza girano ragazzini in pantaloncini corti, sfidando ogni previsioni meteo, con un sorriso sempre sulle labbra, la testa nel cielo e un fazzolettone fisso al collo. 100 anni che giovani e giovanissimi promettono di fare del proprio meglio per lasciare un mondo migliore, con il camminare che “gli entra da terra” e la convinzione che “i fiori più veri non siano quelli di serra”.
I Festeggiamenti: dalla Messa al pranzo tutti insieme
I tre gruppi monzesi si sono trovati sabato pomeriggio nella bellissima sede scout delle Grazie Vecchie, situata dietro al monastero di Santa Maria delle Grazie, per trascorrere in compagnia – tra tende piantate nel prato e fuoco di bivacco acceso – una piacevole serata prima dei grandi festeggiamenti di domenica.
Domenica 7 settembre in centinaia e centinaia, tra ragazzi e famiglie, si sono ritrovati al Duomo di Monza per celebrare la Messa del centenario, dirigendosi poi al Carrobiolo dove un pranzo comunitario ha atteso generazioni di scout monzesi affamati e trepidanti per l’emozione di vedere tante camice azzurre insieme.
Un enorme intreccio di bambini, ragazzi e adulti ha festeggiato un secolo di scoutismo, con la promessa di rimanere sempre fedeli ai principi scout che li hanno fatti e li stanno facendo crescere.
Ma la vera promessa è una sola: Estote parati, sempre.
Giordana Liliana Monti