"Bisogna puntare sulla mobilità sostenibile"

Prove di dialogo tra l'associazione "Fiab Monza in Bici" e l'Amministrazione Allevi

"Bisogna puntare sulla mobilità sostenibile"
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Mobilità sostenibile in città. Il sogno dell’associazione «Fiab Monza in Bici» è in stallo.
Non ci sarebbe, almeno secondo il referente Massimo Benetti, un piano per concretizzare le proposte depositate dal sodalizio lo scorso ottobre. Dieci punti per consegnare alla città una mobilità più a misura di ciclista.
Un programma, quindi, che darebbe impulso all’utilizzo delle biciclette, riducendo anche sensibilmente quello delle vetture.

Prove di dialogo con la Giunta

E in questi mesi, proprio sulla scia della «Legge quadro sulla mobilità ciclistica» sono in corso prove di dialogo tra l’associazione e la Giunta di Centrodestra. Due, infatti, gli incontri avvenuti per tentare di confrontarsi sui temi affrontati nella legge approvata in Senato lo scorso dicembre.
Perché d’ora in poi a tutti i livelli, da quello nazionale a quello regionale fino a quello comunale, ogni Amministrazione dovrà pianificare anche la mobilità ciclistica che adesso ha «conquistato» il livello di qualsiasi altra rete trasportistica che deve essere pensata, pianificata e realizzata con l'obiettivo di migliorare la qualità urbana, l'ambiente e le città.

Eppure il referente di «Monza in Bici» non è sicuro che questo iter sia «in discesa».
«Non è semplice ottenere i risultati per i quali ci battiamo da anni - ha dichiarato - E questo perché parliamo di modifiche anche sostanziali della mobilità. Proponiamo interventi che migliorerebbero la qualità della vita dei cittadini. E per farlo impieghiamo tutti i modi possibili. Solo che non vediamo segnali concreti di cambiamento. Abbiamo intavolato un dialogo cordiale con l’attuale Giunta, incontrando il sindaco Dario Allevi e l’assessore Federico Arena. Mi sono sembrati molto interessati, come lo erano quelli della Giunta Scanagatti. Ma ora vogliamo qualcosa in più».

Ecco le proposte

Tra le proposte più semplici da realizzare, quella di chiudere temporaneamente le strade in prossimità delle scuole negli orari di entrata e uscita degli alunni. Ma anche l’imposizione di «zone 30» in tutta la città, escludendo solo le aree più periferiche. Nel frattempo continuano le attività dell’associazione. Sabato mattina, infatti, i volontari hanno punzonato un centinaio di biciclette, usando il macchinario del valore di 10mila euro donato dal Comune. Gli utenti si sono potuti iscrivere direttamente nel registro.

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