A distanza di quattro anni

Morte del tassista eroe, si indaga ancora

Riparte con un solo indagato l'inchiesta sul decesso di Eugenio Fumagalli.

Morte del tassista eroe, si indaga ancora
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Dopo quattro anni riparte con un solo indagato l’inchiesta sulla morte di Eugenio Fumagalli, il tassista eroe di Albiate che, la notte del 12 gennaio 2019, lungo la Milano-Meda, all’altezza del territorio di Cesano Maderno, era sceso dalla macchina per aiutare una coppia di fidanzati travolti da una prima vettura e poi tamponati da altre due auto.

Eugenio Fumagalli

Tassista eroe, si indaga ancora

Una tragica carambola che aveva spinto la Fiat 600 dei due ragazzi contro il corpo del tassista 47enne, uccidendolo. Nel frattempo, uno degli automobilisti coinvolti nel sinistro, il 28enne di Lazzate Davide Provenzale, ha ottenuto l’ok del tribunale al programma di «messa in prova» che, in caso di esito positivo, gli permetterà di estinguere i reati di lesioni e omissione di soccorso per i quali è indagato. Provenzale, difeso dall'avvocato Lara Rigamonti, dovrà trascorrere il periodo di messa in prova prestando servizio alla Croce Rossa, nel comitato di Lomazzo, per nove mesi. Il 28enne lazzatese è l’automobilista la cui condotta iniziale aveva innescato la catena di eventi successivi.

Il medese ritenuto estraneo ai fatti

Sotto inchiesta per la morte resta solo l’automobilista romeno che per terzo era arrivato sulla scena. A rimescolare le carte del procedimento era stata la perizia disposta dal gup del tribunale di Monza Silvia Pansini, nell’ambito del processo col rito abbreviato nei confronti di Gaetano Spuches, 48enne di Meda precedentemente imputato di omicidio stradale. L’accertamento, nel giugno scorso, aveva ribaltato le conclusioni dell’esperto nominato dalla pubblica accusa e aveva ritenuto che l’imputato (difeso dall'avvocato Stefano Toniolo) fosse estraneo ai fatti.

Sotto inchiesta l'automobilista romeno

Le responsabilità per la morte di Fumagalli erano state attribuite quindi all’automobilista romeno che arrivò per secondo sulla scena, travolgendo la 600 al volante di una Volkswagen Passat. Per quest’ultimo, però, la Procura aveva chiesto l’archiviazione, in quanto lo riteneva estraneo ai fatti.

La dinamica dell'incidente

L’Audi A3 bianca guidata da Provenzale (finito inizialmente agli arresti domiciliari per omesso soccorso) sfrecciava a oltre 110 km/h nel tratto tra Binzago e Cesano Maderno. Nell’abitacolo c’erano quattro amici. L’auto correva sulla corsia di destra, sorpassava la vettura dotata di telecamera che era riuscita a filmare uno scarto improvviso sulla sinistra, fino al tamponamento, sulla corsia di sorpasso, della Fiat 600 rossa con a bordo la coppia di fidanzati brianzoli, di ritorno da una serata tra amici. Fumagalli, 47 anni, autista di taxi, si era fermato di notte per aiutare due fidanzati travolti dall’auto di Provenzale. In quel modo, secondo quanto accertato, salvò loro la vita, alla luce di quanto avvenne purtroppo in seguito. Sulla scena, infatti, piombarono le altre due automobili e Fumagalli venne travolto e sbalzato a metri di distanza.

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