Morte di Elio: Sì del gup di Monza al patteggiamento per i conducenti dei due Suv
Il papà avrebbe voluto andare a processo: «Troppo garantismo»
Non può sentirsi soddisfatto a prescindere, Corrado Bonavita. E come potrebbe? Nessuno gli restituirà mai suo figlio Elio, la cui vita è stata spezzata quella domenica mattina del 22 marzo 2015. Ed è svanita anche la sua speranza che il gup Giovanni Gerosa infrangesse la consuetudini processuali, fatte di precedenti e statistiche, e costringesse di fatto ad andare a processo i due automobilisti accusati d’aver provocato la morte del 14enne. E invece niente: alla fine, mercoledì mattina in Tribunale a Monza, sono riusciti a patteggiare Giovanni Lorefice, il 39enne lesmese (ora a Triuggio) che, al volante di una Range Rover Evoque, in fase di sorpasso, finì contro la Citroen C1 su cui viaggiavano Elio e la mamma Nunzia Minichini, e Giuseppe Colombi, il 47enne vedanese che immettendosi da via Ramazzotti con la sua Audi Q5 ha contribuito a innescare la carambola che alla fine ha coinvolto ben cinque veicoli.
L’unica magra consolazione...
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