Ha donato la sua vita

Muore dopo aver dato alla luce la sua bambina

Un’emorragia cerebrale ha colpito Deborah De Marco, 29 anni, cresciuta a Monza

Muore dopo aver dato alla luce la sua bambina
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La bimba che portava in grembo era tutta la sua vita. Insieme al marito l’aveva desiderata e amata dal momento in cui ha saputo che l’avrebbe data alla luce. Una splendida figlia, nata in salute, che però non ha potuto abbracciare nemmeno per un istante.

"Ha lottato fino all'ultimo"

Deborah De Marco ha lottato fino all’ultimo per far nascere Isabel. Poi si è spenta a causa di un’emorragia cerebrale che l’ha colpita venerdì della scorsa settimana, pochi giorni prima del termine previsto della gravidanza. Aveva solo 29 anni e tutta una vita davanti.

Una famiglia distrutta

Una tragedia improvvisa e inspiegabile che ha travolto la sua famiglia, il marito Luigi Giusa, la sua bimba Greta, la mamma Marilena, il papà Maurizio e il fratello Ruben, ora stretti nel loro dolore. Nata a Taranto il 31 maggio del 1994, era arrivata a Monza con la famiglia quando aveva solo due anni. Ha sempre vissuto a San Rocco, frequentando le scuole del quartiere. Poi, le superiori alla Pbs, dove si è diplomata come estetista. Un titolo che le era valso un lavoro da responsabile nella filiale di Sephora di Lugano e il trasferimento nel Comasco. Una carriera ben avviata alla quale, due anni fa, si era aggiunto l’incontro con l’uomo che sarebbe diventato suo marito e che ora non si dà pace per la perdita di «una donna meravigliosa e solare, che sapeva farsi amare da tutti e che lasciava il segno», come ha spiegato Luigi Giusa con la voce rotta dalle lacrime.

Il ricordo del marito

«Ci siamo conosciuti tramite amici - ha ripercorso commosso - Ci siamo incontrati per puro caso: una cena organizzata da un mio paziente diventato poi un grande amico. E da lì è nato tutto».
La coppia si è sposata il 28 settembre dello scorso anno, poi sono andati a vivere insieme. «Deborah aveva un rapporto meraviglioso anche con mia figlia di 5 anni, Greta - ha proseguito - Erano amiche e confidenti e insieme attendevano con gioia e impazienza l’arrivo di Isabel».

La tragedia improvvisa

Una felicità spezzata improvvisamente. «Venerdì scorso, come ogni mattina, sono uscito per andare al lavoro - ha ricostruito - Mia moglie, che era in maternità da agosto, stava bene. Come eravamo soliti fare, ci siamo sentiti durante la mattinata». Poi, silenzio. «Dopo che non mi ha risposto una seconda volta mi sono preoccupato e mi sono precipitato a casa. Quando sono entrato l’ho trovata priva di sensi».

La corsa in ospedale

Immediata la chiamata al 118. I soccorritori sono arrivati nel giro di pochi minuti. «Sono stati eccezionali, sono riusciti a portarla all’ospedale Sant’Anna in brevissimo tempo. I medici, capendo la gravità delle sue condizioni, hanno subito fatto nascere Isabel col cesareo. E Deborah ha fatto il miracolo. Ha resistito per far sì che la bimba potesse venire alla luce. Isabel è nata alle 18.25 e pesava 2 chili e 800 grammi». Le speranze di poter salvare la donna, tuttavia, erano esigue, come hanno spiegato i medici ai familiari. E dopo tre giorni Deborah De Marco si è spenta, lasciando un vuoto immenso, ma anche una splendida bambina che, per precauzione, è stata portata per qualche giorno in Tin, la Terapia intensiva neonatale. «Sta bene e sta facendo gli ultimi accertamenti - ha spiegato Giusa - E’ certamente l’ultimo, splendido, regalo che Deborah ha fatto a tutti noi».

"Nostra figlia era tutto per noi"

Una scomparsa per la quale non si danno pace i genitori. «Nostra figlia era all’apice della sua vita - ha detto con la voce spezzata il padre Maurizio De Marco che con la moglie e il figlio risiede tuttora a San Rocco - Aveva un ottimo lavoro, un marito stupendo e ci stava per regalare la nostra prima nipotina. La gravidanza stava andando benissimo e Deborah era in ottima salute, così come avevano rivelato gli esami periodici che effettuava».
Venerdì scorso, il malore improvviso. «Deborah e il marito erano soliti sentirsi spesso durante il giorno e il fatto che sia intervenuto tempestivamente ha sicuramente fatto sì che Isabel si salvasse - ha proseguito - Quando è arrivata in ospedale le hanno subito fatto una Tac che ha rivelato tutta la gravità della situazione, che ha portato i medici a procedere col cesareo. Un intervento che ha salvato la bimba. Ma la nostra Deborah non ha mai ripreso conoscenza. Subito dopo l’operazione l’hanno sottoposta a un’alta Tac che non ha purtroppo lasciato speranze. Nostra figlia era una donna solare, bellissima. Ha lasciato un vuoto incolmabile».

Le esequie

Le esequie sono state celebrate venerdì pomeriggio a Cinisello Balsamo, nella Sala del Regno dei Testimoni di Geova. Tantissime le persone che le hanno voluto tributare l’ultimo saluto. Famigliari, parenti, amici e tutte le colleghe del punto vendita di Sephora di Lugano che ha chiuso per lutto. Ora riposa al cimitero di via Foscolo.

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