Solidarietà

Muore il suo papà, gara di solidarietà per la bimba

Una mobilitazione da record a Monza per la famiglia di Marco Zizza

Muore il suo papà, gara di solidarietà per la bimba
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A Marco volevano tutti bene. Era gentile, buono, sempre sorridente e disponibile. Si faceva amare ovunque andasse e così anche la sua bellissima famiglia.
Tanto che alla notizia della sua morte tutto il quartiere, gli amici e perfino la scuola della sua bambina hanno lanciato una maratona di solidarietà per sostenere sua moglie e la sua bimba, rimaste improvvisamente senza il loro «faro». E in cinque giorni sono già stati raccolti diecimila euro, una cifra record.

Morto tragicamente a 47 anni

La tragedia martedì pomeriggio quando il monzese Marco Zizza, 47 anni, era uscito da casa per andare a correre al Parco. Ma nella sua abitazione alla fine non ci ha fatto più ritorno. E’ stato trovato senza vita, probabilmente per un malore che non gli ha lasciato scampo, anche se ancora non è arrivato l’esito dell’autopsia che era in programma per ieri, lunedì 19 aprile 2021, come di prassi in questi casi.
La notizia ha sconvolto un’intera comunità che poi si è stretta in un abbraccio fraterno a quel ragazzo solare che per una vita ha vissuto nella zona delle Grazie Vecchie e poi nel quartiere ci ha costruito la sua famiglia con la moglie Elena.

La gara di solidarietà record

Poi un po’ la casualità e cioé che i funerali ancora non fossero stati fissati e un po’ il fatto che la famiglia non volesse fiori, ha fatto sì che gli amici decidessero di lanciare una raccolta fondi.
Due per la precisione, una su gofundme per iniziativa delle famiglie della scuola elementare «Rubinowicz» frequentata dalla sua bambina «per far sentire l’affetto e la vicinanza alla famiglia in questo momento tanto difficile», che ha superato i 2mila euro.
E l’altra «In ricordo di Marco» che ha superato i 7mila euro e che nasce così: «Il valore che Marco è per tutti noi non può essere misurato. Vogliamo in questo modo abbracciare Elena che Marco ha amato e ama di un amore che lei saprà custodire. Vogliamo soprattutto per quanto possiamo tenere vivo il sorriso di quel tesoro in terra che è sua figlia che col suo nome ci insegna che sulla morte la vita amata vince».

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