La tragedia giovedì all'alba

Muore nel sonno a 43 anni, Carate piange Silvia Casati

Nata e cresciuta in città da qualche anno si era trasferita a vivere a Milano con il marito e i figli.

Muore nel sonno a 43 anni, Carate piange Silvia Casati
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Un arresto cardiaco nel sonno causato, con ogni probabilità, da una embolia polmonare. Si è spenta giovedì scorso all’alba Silvia Casati, classe 1977, nata e cresciuta in città e da qualche anno trasferitasi a Milano con il marito e i figli.

Carate piange Silvia Casati

Come raccontano i nostri colleghi in un ampio servizio in edicola da oggi sul Giornale di Carate, ora sarà l’autopsia a fare luce sul decesso della donna di 43 anni, laureata in Lettere moderne con indirizzo cinematografico, stroncata improvvisamente nel sonno da un infarto nel suo appartamento a due passi dalle guglie del Duomo di Milano.

Secondo il medico, che ha firmato la dichiarazione di morte, si sarebbe trattato di un’embolia polmonare. Cinque giorni prima, il 4 giugno, la donna aveva ricevuto la prima dose di vaccino Pfizer-BionTech. Per la giovane età, ma anche per fugare ogni dubbio con la recente inoculazione, sono stati disposti accertamenti autoptici che non hanno però in alcun modo evidenziato alcuna correlazione con la somministrazione della dose di vaccino.

I funerali di Silvia Casati saranno celebrati domani, mercoledì 16 giugno alle 14.45, nel Duomo di Milano, dove il marito da diversi anni lavora come ostiario e accolito della Cattedrale.

Sul Giornale di Carate anche il commosso ricordo del nipote 

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