Nasce "Aurora in the Community": i progetti bluarancio fanno bene al territorio

Matteo Mondini e Giusy Baioni: due genitori doc in pista per il progetto.

Nasce "Aurora in the Community": i progetti bluarancio fanno bene al territorio
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Nasce "Aurora in the Community": i progetti bluarancio fanno bene al territorio. Creare calcio di qualità in campo, con un progetto tecnico innovativo ed esperienze sempre più formative per i ragazzi anche all’estero e con squadre professionistiche. Ma anche, in parallelo, sviluppare sempre più un impatto positivo sul territorio. Perché, se è vero che il calcio giovanile è un po’ il “sismografo” della società, l’Aurora vuole essere sempre più un “terremoto” benefico a livello locale e nazionale.

Nasce "Aurora in the Community"

Aurora in The Community. Si chiama così il piano, il “contenitore” che la Società bluarancio ha deciso di battezzare per racchiudere tutte le iniziative promosse, organizzate o sostenute sul territorio locale, di Desio e della Brianza, e oltre, in ambito sociale e civile. Già da quattro anni, l’Aurora è su questa strada, con una serie di progetti e attività: solo per citarne alcuni, gli eventi, i corsi e le campagne di sensibilizzazione contro il bullismo e il razzismo; le raccolte di fondi e materiali a sostegno di varie associazioni di beneficenza; lo spettacolo e la donazione per Abio per i bambini ricoverati in ospedale; gli inserimenti gratuiti di bambini in condizioni di disagio; la formazione di alcuni richiedenti asilo come allenatori; la promozione dello sport per disabili con incontri e laboratori. E nei prossimi giorni sono già in programma altre due attività, su “chiamata” da parte di realtà esterne: da un lato l’adesione al torneo di calcio balilla “Diamo un calcetto al razzismo”, promosso dalla Scuola di Italiano per Stranieri di Desio e dall’Associazione Desio Città Aperta. Dall’altro, il “gemellaggio” con i Lions dell’oratorio San Carlo di Muggiò, che hanno chiesto di poter replicare la maglia #SquadraAntiBulli che l’Aurora porta in giro con i suoi 300 ragazzi, da tre anni, per tutti i campi d’Italia e all’estero.

Solidarietà e altruismo parole d'ordine

Per dare ulteriore forza a questo importante settore della propria attività, l’Aurora ha deciso di inserire due genitori che rappresentano dei punti di riferimento, sul territorio brianzolo e non solo, sul fronte dell’impegno sociale: Matteo Mondini, presidente della Nazionale Italiana Sicurezza sul Lavoro, e Giusy Baioni, giornalista attiva nel mondo dei diritti umani, della cooperazione e del volontariato. Saranno loro i referenti del programma Aurora in The Community, per il quale verrà creata anche una apposita pagina sul sito ufficiale www.auroradesiosettoregiovanile.itAurora Desio crede nei valori della solidarietà, dell’altruismo, dell’inclusione, della condivisione – sottolinea la Società -  Per questo ha attivato, e attiverà, una serie di progetti sul territorio, per aiutare chi ha bisogno, per coinvolgere la comunità, le fasce deboli, le scuole, gli oratori, le associazioni di volontariato, le altre realtà locali. Per raccolte fondi, iniziative di sensibilizzazione, campagne sociali. Crediamo che il calcio possa e debba essere una leva fondamentale per migliorare il mondo, a partire da quello attorno a noi”.

"Lo sport palestra di vita"

“Sono veramente onorato per questo incarico anche perché l’Aurora rappresenta lo specchio della società sportiva che immagino e vorrei per i miei figli – dichiara Mondini -. Da quando sono entrato, ho visto subito che è tutto un altro mondo, ho visto regole, formatori preparati, valori, rispetto per il prossimo, attenzione alle problematiche sociali e al mondo della disabilità. Sono pronto!”. “Mai avrei immaginato che avrei potuto occuparmi di calcio – aggiunge Baioni -. In realtà continuerò a non farlo in senso stretto, ma sono ben felice se posso offrire il mio piccolo contributo per creare uno spirito sempre più propositivo e inclusivo per i nostri ragazzi: se lo sport è e deve restare palestra di vita, è anche qui che si possono e si devono trasmettere valori positivi. Un buon calciatore è e deve essere anche un buon cittadino”.

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