Nel periodo dell'emergenza Covid intensificati i controlli del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale
In Lombardia denunciate 20 persone.

Nel periodo dell'emergenza Covid intensificati i controlli del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale. In Lombardia denunciate 20 persone.
Intensificati i controlli del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale
I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Monza, con l’obiettivo di
comprendere gli scenari evolutivi della minaccia e i nuovi trend criminali che l’emergenza
sanitaria avrebbe potuto determinare anche nello specifico settore di competenza, a decorrere dal mese di marzo hanno dato maggior impulso all'attività preventiva, implementando -mediante servizi di vigilanza dinamica- i controlli a musei, biblioteche e archivi, alle aree archeologiche e alle zone tutelate da vincoli paesaggistici e monumentali.
Calo sensibile dei furti
Nel bimestre marzo-aprile 2020 i furti di beni culturali sono sensibilmente calati rispetto a quelli dell’analogo periodo dell’anno precedente (-57%), con azzeramento di quelli commessi in danno dei luoghi espositivi (quali mostre, gallerie ed esercizi commerciali) e forte
diminuzione di quelli perpetrati nei luoghi privati (un unico evento segnalato).
Il costante impegno profuso dai militari del Nucleo TPC di Monza, validamente supportati
dall'Arma territoriale, ha permesso di esprimere un’efficace e coordinata azione preventiva
sull'intero territorio lombardo, nel cui contesto è stato verificato, altresì, il rispetto delle
disposizioni governative sulla chiusura degli esercizi di commercio antiquariale, senza rilevare
alcuna infrazione.
Oltre 800 i beni controllati
Oltre 800, inoltre, sono stati i beni controllati nella Banca dati dei beni culturali illecitamente
sottratti, gestita dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma: si tratta di
opere d'arte, reperti archeologici, beni archivistici e bibliografici, posti in vendita da privati attraverso siti internet.
Denunciate 20 persone in Lombardia
Sul piano repressivo, i Carabinieri del TPC lombardo hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria 20 persone, responsabili di aver violato le norme del Codice Penale e quelle che tutelano il patrimonio culturale nazionale (Codice dei beni culturali e del paesaggio D.Lgs. 22 gennaio 2004, n.42): nella maggior parte dei casi si tratta di reati di ricettazione di opere di provenienza illecita e contraffazione di dipinti di arte moderna e contemporanea.
I sequestri
Le attività di polizia giudiziaria hanno consentito di sequestrare 5 beni d’antiquariato
illecitamente sottratti per un valore economico stimato in € 100.000 e 4 opere d’arte
contraffatte che, qualora immesse sul mercato come autentiche, avrebbero potuto fruttare € 50.000.