Non voleva farsi ricoverare il 93enne che ha ucciso la moglie

Interrogato dagli inquirenti, l'uomo ha ammesso le proprie responsabilità. Avrebbe agito anche per gelosia

Non voleva farsi ricoverare il 93enne che ha ucciso la moglie
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Non voleva farsi ricoverare il 93enne che ha ucciso la moglie. Interrogato dagli inquirenti, l’uomo ha ammesso le proprie responsabilità. Avrebbe agito anche per gelosia.

Non voleva farsi ricoverare in una struttura di cura

Questo dovrebbe essere il movente dietro l’omicidio avvenuto ieri pomeriggio, domenica, all’interno di un appartamento di via Fratelli Di Dio, a Sesto San Giovanni. Vasco Bimbatti, affetto da demenza senile e costretto sulla sedia a rotelle, avrebbe ucciso la moglie 89enne Luciana Bonzanini al termine di una lite. Lite che sarebbe partita dopo che la donna aveva comunicato al marito il suo prossimo ricovero in una struttura di cura e assistenziale. Questo sarebbe emerso al termine dell’interrogatorio condotto dai Carabinieri. Bimbatti, agli inquirenti, avrebbe anche raccontato di temere che la moglie potesse allacciare una relazione extraconiugale a seguito del suo ricovero. Ma è altamente improbabile che a peggiorare la situazione non sia intervenuta anche la patologia dell’uomo, la demenza senile per la quale era da tempo in cura.

L’arma del delitto

Bimbatti avrebbe spiegato di aver chiesto alla coniuge di aiutarlo a coricarsi sul letto e, approfittando di un suo attimo di distrazione, di averla colpita al volto e alla testa con il poggiapiede di ferro della sua carrozzina. Il pm titolare dell’indagine è il sostituto procuratore di Monza Vincenzo Fiorillo, lo stesso che si è occupato di altri due omicidi avvenuti a Sesto San Giovanni: quello della casalinga uccisa dal figlio e quello di Cascina Gatti avvenuto l’anno scorso. Per quest’ultimo delitto, recentemente è stata emessa la sentenza di condanna per uno sfasciacarrozze ritenuto l’autore dell’omicidio.

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