Brutta esperienza

Nonnina sventa la truffa dell’acqua

L’episodio giovedì della scorsa settimana nell’abitazione di una pensionata in via Matteucci, nel quartiere San Carlo

Nonnina sventa la truffa dell’acqua
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Un’arzilla 91enne è riuscita a mettere in fuga un truffatore, che voleva derubarla dell’oro con la scusa dell’acqua nociva. E’ successo giovedì della scorsa settimana, dopo le 9.30, in una abitazione di via Matteucci in zona San Carlo a Seregno. In quel momento l’anziana si trovava in strada per rimuovere la sporcizia dei passerotti a ridosso dell’ingresso e aveva lasciato la porta aperta.

Nonnina sventa la truffa dell’acqua

All’improvviso si è presentato un uomo, «piuttosto giovane, italiano e ben vestito», che è subito entrato. Ha affermato che l’acqua di casa era sporca e poteva creare problemi qualora fosse stata bevuta.
Per essere più convincente, ha aperto il rubinetto della cucina: «Senta signora, senta... Una donna è già finita in ospedale dopo averla bevuta». La pensionata era molto sorpresa e dubbiosa: «Non sento niente di strano».
Proprio in quel momento la 91enne ha ricevuto la telefonata del figlio: il truffatore, afferrato il cellulare, senza farsi notare ha interrotto la comunicazione, fingendo di rispondere per rassicurare la pensionata che stava ascoltando: «Sua madre sta bene, non si preoccupi».
Terminata la finta conversazione al telefono, il malfattore le ha chiesto di recuperare l’oro e di metterlo in frigorifero per evitare danni. «Ma io non ho oro in casa», ha risposto con prontezza la seregnese.

A quel punto il furfante le ha tolto la catenina d’oro che portava al collo e gli anelli dal dito. «Però li metto io nel frigorifero», ha risposto la proprietaria con tono deciso per evitare di consegnare i gioielli, aggiungendo che stava arrivando il muratore per fare alcuni lavori in casa.
Tanto è bastato per mettere in fuga il ladruncolo, che - spaventato - non ha fatto neppure in tempo ad asportare i preziosi appena riposti dalla donna nel frigorifero.

«Quando mi ha tolto la catenina avevo paura che mi facesse del male - ha commentato l’indomani la seregnese, vedova e bisnonna, che vive sola in casa - Sono stata brava a mandarlo via, ma il muratore doveva arrivare davvero: non era una scusa. Sono ancora scossa e impaurita, soprattutto di notte...».

Una spiacevole esperienza, per fortuna - stavolta - con il lieto fine. L’invito delle forze dell’ordine è sempre lo stesso: non aprire a nessuno che non sia conosciuto e, in caso di dubbi, contattare subito il 112.

 

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