Nonno 80enne non ci casca ed evita la truffa telefonica
L'anziano, insospettito, ha contattato prontamente il genero evitando di incappare in un raggiro
Un nonno di 80 anni di Muggiò, più sveglio del suo truffatore, ha evitato di incappare in un raggiro telefonico.
Nonno evita la truffa
«Ciao papà mi sento male e sono al Pronto soccorso». Comincia così l’ennesimo tentativo di truffa telefonica, con la richiesta di denaro perpetrato ai danni di un 80enne muggiorese.
Questa volta non si è trattato di un messaggio sullo smartphone, ma la truffatrice ha preferito affidarsi alla chiamata sul telefono fisso.
Ha atteso che fosse solo in casa, quindi deve averlo tenuto sotto controllo e poi con voce contraffatta si è spacciata per la figlia usando proprio il suo nome.
A spiegare la brutta avventura è stata Nerella Franchi, referente del Controllo del vicinato e conoscente dell’anziano.
La dinamica dell'accaduto
La malvivente ha richiesto al pensionato una somma di 3mila euro per certe «iniezioni costose».
L’uomo non disponendo della somma in casa le ha detto che avrebbe dovuto prelevarle in banca. Gli stratagemmi dei truffatori non conoscono limiti.
Quindi la truffatrice gli ha chiesto dell’oro, sostenendo che in ospedale c’era la possibilità di lasciarlo come pegno e che avrebbe potuto pagare in un secondo tempo.
Ha spiegato la coordinatrice Franchi.
La rassicurazione del genero
Dall’agitazione al pensionato è caduta la cornetta e la comunicazione si è interrotta. Questo ha permesso all’anziano di fermarsi e contattare subito il genero.
Nella sua agitazione ha contattato il genero, usando lo smartphone, e questo è stato un bene perchè la truffatrice poteva essere ancora collegata al fisso. Il genero gli ha confermato che la figlia non era in ospedale e che quella era una truffa. Naturalmente sono state contattate le Forze dell’ordine.
Questa volta è andata bene.
Si, è andata bene ma l’uomo è ancora molto provato. Questi loschi individui giocano sull’emotività e fragilità degli anziani e li rendono più insicuri – ha detto – La cosa importante è stare vicino ai propri anziani e adottare delle strategie tra famigliari che impediscano loro di finire prede di questa gente senza scrupoli.
Le truffe sono ormai molto ben studiate
I tentativi di truffa continuano ciclicamente sugli smartphone con messaggi in diverse varianti: «Ciao mamma ho cambiato il telefono mi chiami qui?», oppure la versione che sta circolando ora: «Ciao mamma mi è caduto il telefono e si è rotto. Mi chiami a questo numero?».
«Giocano sulla quantità perchè prima o poi qualcuno che non è informato risponde» ha detto la referente.
Le indicazioni delle Forze dell'ordine
Il consiglio delle Forze dell’ordine, di fronte a questi messaggi, è quello di non rispondere, di cancellare la conversazione e se lo si è salvato, provvedere a cancellarlo dalla rubrica.
Anche sul sito del Comune ci sono dei consigli per il contrasto alle truffe agli anziani: sia che succedano per strada, in posta o in banca, in casa.
I truffatori rinnovano sempre le tecniche e la nostra attività di Controllo del vicinato è quella di segnalare le dinamiche e aiutare a stare in guardia.
Ha concluso Nerella Franchi, coordinatrice del Controllo di vicinato di Muggiò.
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