Noto comico televisivo abita a Bovisio Masciago

L'attore teatrale e cabarettista Alessandro Cantarella alcuni mesi fa si è trasferito a Bovisio.

Noto comico televisivo abita a Bovisio Masciago
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Noto comico televisivo abita a Bovisio Masciago. L'attore teatrale e cabarettista Alessandro Cantarella alcuni mesi fa si è trasferito a Bovisio.

Noto comico televisivo abita a Bovisio

"Io sono originario di Saronno, per cui rispetto a Bovisio sono sempre stato un vicino di casa. Da qualche mese però, sono venuto qui stabilmente", racconta Alessandro Cantarella, che porta avanti la carriera teatrale da quasi venticinque anni. «Ho iniziato nel 1994 con un corso di improvvisazione teatrale. Nel 2001 poi sono stato notato da uno scout di Mediaset che mi ha scritturato per “Scherzi a Parte”. Dovevo interpretare un ruolo marginale in uno sketch con Manuela Arcuri".

Ha partecipato a "Striscia" e a "Le Iene"

Cantarella se la cavava bene davanti alla telecamera, così gli dato una parte centrale: "È andata bene e ho continuato la mia carriera televisiva con, tra gli altri, Marco Balestri e Emilio Gatto. In particolare ricordo con piacere i tempi di "Mai Dire...", in cui con Gatto abbiamo fatto molti segmenti di successo, come “Lettera 22”, “L’ottavo sigillo” e “Terminenzio”. In più, ho partecipato a diverse sit com, a “Striscia La Notizia” e a “Le Iene”».

Passione fin da piccolo

Una passione, quella per la recitazione, nata in tenera età. «Da piccolo, a 6 o 7 anni, prendevo il pulmino a Saronno e su quello facevo imitazioni e piccole scenette. Da lì, da quella passione di base ho lavorato sull’improvvisazione imparando le tecniche. Senza trascurare una cultura generale di base, che serve per non scadere nel triviale».

Ora si dedica al teatro

Ora Alessandro fa principalmente teatro: "Io, Giorgio Centamore e Giulio Guerrieri torneremo in scena il 19 gennaio al Teatro Chiesa di Milano con il nostro spettacolo di improvvisazione comica “Kolossal”. Oltre allo show in sè, poi, abbiamo creato l’iniziativa “Teatro Bello”. In pratica, prima di ogni spettacolo cediamo il palco a un’associazione che opera nel sociale e può promuovere così la sua causa e farsi conoscere dal pubblico".

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