Monza

Nubifragi, un anno dopo: ripiantati 573 alberi e presto ne arriveranno altri 500

Danni al patrimonio pubblico e privato calcolati in 75 milioni di euro

Nubifragi, un anno dopo: ripiantati 573 alberi e presto ne arriveranno altri 500
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Sono 573 gli alberi che l'Amministrazione comunale, a oggi, ha ripiantato per tentare di andare a ricostituire quel patrimonio arboreo andato inesorabilmente distrutto nelle tempeste che, esattamente un anno fa tra il 21 e il 25 luglio 2023), si sono abbattute su Monza lasciando dietro di sé 75 milioni di euro di danni.

Nubifragi, un anno dopo

Danni che avevano interessato edifici pubblici e privati, giardini e aree verdi. Le violente raffiche avevano abbattuto 2.000 alberi in città e circa 20.000 nel Parco Reale. Eventi climatici estremi a cui l’Amministrazione ha risposto mettendo in campo, nell’arco del mese successivo al nubifragio, 16 squadre operative composte da 56 operatori e 6 tecnici, garantendo fin dai primi giorni azioni di ripristino per alberi o rami che avevano invaso le strade e l’eliminazione di rami pericolanti e di alberature schiantate nelle aree verdi.

Già prima della fine di agosto era stata ripristinata la fruibilità di circa il 75 percento delle aree verdi recintate e si era arrivati alla riapertura, il 17 settembre, degli ultimi sette parchi rimasti fino a quel momento inagibili.

A questi interventi hanno fatto seguito lavori di ripristino sugli edifici comunali danneggiati dai temporali e, dal 10 luglio 2024, sono iniziati i lavori di ristrutturazione del tetto del centro civico di Via Silva, rimasto inagibile proprio a seguito dei danni causati dai nubifragi, per una spesa di 120.331,86 euro.

I soldi della Regione

Per gli interventi urgenti di sgombero di strade e aree pubbliche da detriti, avvenuti fin dai primi giorni per garantire la sicurezza dei cittadini e ripristinare la normale viabilità urbana, la Regione ha riconosciuto – a fronte di una richiesta di 1.531.000 euro - un contributo totale di 1.400.000 €, derivante da fonti stanziati dal Governo in virtù della dichiarazione di stato d’emergenza per gli eventi metereologici avvenuti in tutta la Lombardia dal 4 al 31 luglio.

I lavori sugli edifici comunali

Per la seconda fase di interventi che, oltre al centro civico di via Silva, include i già ultimati lavori di riparazione dell’Arengario e gli interventi sulle case comunali di via Giotto e alcuni plessi scolastici, il Comune di Monza ha inviato alla Regione la richiesta – ancora in attesa di risposta - di un contributo di 836.554 euro.

I danni agli edifici privati

Per quantificare i danni sia sul patrimonio pubblico sia sugli edifici dei privati cittadini, i tecnici della Protezione Civile hanno provveduto – nei sette giorni successivi ai temporali - a compilare le schede Rasda (Raccolta Schede Danni) per la stima dei danni del maltempo in città da inviare a Regione Lombardia, finalizzate ad indicare sommariamente i bisogni della città di Monza. È proprio da queste rilevazioni che sono emersi danni per circa 75 milioni sommando l’impatto delle perturbazioni sul patrimonio pubblico a quello sulle proprietà private. Successivamente, gli uffici comunali hanno preso in gestione oltre un centinaio di richieste di contributo dei privati, sempre avvalendosi della possibilità data dallo stato d'emergenza di segnalare i danni tramite portale regionale.

Ripiantati 573 alberi e ne arriveranno altri 500

Per iniziare a compensare la perdita delle migliaia di alberature dovuta alle perturbazioni, durante l’inverno del 2023/2024 sono stati piantati in città 573 alberi in aree verdi e giardini scolastici da parte diversi operatori economici: 112 dal Servizio Globale di Gestione e Manutenzione del Verde Pubblico; 294 con il progetto inserito nel Pop “Interventi di sostenibilità ambientale”; 71 alberi con il Progetto “Messa a dimora di Querce su Viale Stucchi”; 62 alberi con il progetto “Alberi nelle scuole” e 34 alberi donati da un'associazione con cui è attivo un patto di collaborazione. Oltre a ciò, l'Ufficio Verde Urbano sta programmando la messa a dimora di nuovi alberi - circa 500 - per la prossima stagione di piantumazione (inverno 2024/2025) sempre nell'ottica del ripristino degli alberi abbattuti dai nubifragi di luglio 2023.

Il sistema di Protezione Civile dopo l’emergenza

L’emergenza dello scorso luglio è stata anche un banco di prova e un’occasione di crescita fondamentale per la Protezione Civile di Monza, ora forte anche del nuovo regolamento approvato in giugno dal Consiglio Comunale. A questo si aggiungono gli investimenti effettuati nell’ultimo anno proprio in un’ottica di migliore risposta anche ad emergenze come quella avvenuta lo scorso luglio, con l’arrivo di nuove centraline meteo e un mezzo attrezzato per i pronti interventi a cui, grazie a fondi regionali, si aggiunge l’imminente arrivo di un altro veicolo con braccio meccanico e pinza per gli interventi minori sul verde.

L’aumento degli eventi meteo estremi

In base all’ultimo report dell’European Severe Storms Laboratory (Essl), i fenomeni metereologici estremi sono in aumento in Europa: nel 2020 sono stati 25.760, nel 2021 il numero è salito a 27.338 e nel 2022 è arrivato a 38.516. In particolare, a livello di tipologia di fenomeni le forti raffiche di vento hanno mostrato l’aumento più forte delle segnalazioni (+60,8%), seguite dalla grandine di grandi dimensioni (+53,7%). Riguardo a quest’ultimo fenomeno, analizzando l’andamento delle variazioni decennali nel periodo 1950-2020 è possibile rilevare come sia proprio il nord Italia a rappresentare uno degli “hotspot” a livello europeo per frequenza di grandine di grandi dimensioni.

Sicurezza in primis

“A un anno di distanza dai violenti temporali che hanno colpito Monza lo scorso luglio – osserva il Sindaco Paolo Pilotto – l’Amministrazione ha messo in campo le azioni necessarie a garantire innanzitutto la sicurezza dei cittadini e, successivamente, un graduale ritorno alla normalità, risanando le cicatrici della città sia rispetto ai danni agli edifici pubblici sia in relazione alla perdita di alberi e verde, avvalendoci di fondi del bilancio del Comune e di fondi garantiti dallo stato d’emergenza, senza farci fermare o rallentare dai tempi d’attesa d’erogazione dei contributi. Tutto questo è stato fatto cercando di non lasciare indietro i numerosi cittadini che hanno subito danni alle proprie case e ai propri beni”.

 

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