Altre vittime

Nuova condanna per il finto ginecologo

Si spacciava per il dottor Berti per abusare delle ragazzine, ma era un un insospettabile ingegnere

Nuova condanna per il finto ginecologo
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Una nuova condanna per aver adescato e commesso violenza su altre ragazzine, sempre spacciandosi per un finto ginecologo. Si presentava come il dottor Alberto Berti, ma in realtà era un ingegnere di 51 anni, insospettabile, residente in Brianza che aveva preso in affitto un altrettanto finto studio a Monza. E qui faceva venire le sue vittime.

Nuova condanna

L’indagato, rinviato a giudizio con 18 capi di imputazione, la scorsa settimana è stato condannato, al termine del secondo procedimento penale, alla pena di 9 anni e 7 mesi di reclusione che andranno a cumularsi alla prima condanna. Era stato infatti già condannato in primo grado a 9 anni e 7 mesi, poi ridotti in appello a 5 anni e 7 mesi.

L'inchiesta

L’attività investigativa della Squadra Mobile della Polizia di Stato aveva preso le mosse nel novembre 2018 dalla denuncia del padre di una ragazza minorenne che, dapprima adescata attraverso il social «Messenger», era stata poi abusata nell’appartamento di Monza di cui disponeva l’uomo. La descrizione era di un signore cinquantenne che si era spacciato per un ginecologo e aveva prospettato alla ragazzina un fantomatico trattamento anticoncezionale denominato «Neutro»

Come le adescava

Il brianzolo  aveva generato molteplici identità digitali, utilizzandole, poi, per adescare minori, inducendole a credere di chattare con coetanee che consigliavano di affidarsi al dottor Berti che poi era sempre lui. Carpita la fiducia della potenziale vittima, a quel punto la persuadeva a sottoporsi ad un fantomatico «trattamento» rivoluzionario. Ascoltata la ragazzina di appena 15 anni, gli inquirenti si sono resi conto che fosse stata circuita e poi minacciata. Il finto ginecologo le aveva addirittura fatto credere che sarebbe potuta rimanere sterile se non si fosse sottoposta al trattamento (e al conseguente atto sessuale).

Due processi

Al termine delle indagini della Polizia di Stato di Monza, coordinate dalla Procura di Milano, per l’uomo su richiesta del Gip è scattata la misura cautelare in carcere. Ma la vicenda non era ancora conclusa. Agli inizi del 2019, in esecuzione della misura cautelare, è scattato il sequestro di vari device e supporti di memoria trovati in possesso del fantomatico medico.
Il personale della Squadra Mobile, coordinato dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Milano Francesca Gentilini, ha scoperto così la presenza di altre sei giovani ragazze, tutte quindicenni all’epoca dei fatti, tutte vittime del finto ginecologo. Si trattava di ragazzine provenienti da tutto il Nord Italia, adescate sempre nel medesimo modo. In tre casi era, inoltre, riuscito a portare le vittime presso l’appartamento di Monza che indicava come suo studio privato e qui consumare le violenze sessuali contestate nel nuovo procedimento penale, nel quale a suo carico sono figurati 18 capi di imputazione, tra cui violenza sessuale, adescamento di minore e sostituzione di persona.

Si fingeva un bel fidanzato

In questi casi infatti si fingeva un coetaneo di bell’aspetto, per poi trascinarle in una relazione sentimentale virtuale, subordinandone la concretizzazione alla sottoposizione delle giovani al trattamento praticato dal medico di fama mondiale Alberto Berti (sempre lui), amico di famiglia. Il tutto sfruttando una posizione di autorità, ossia quella poi di medico e quindi meritevole di fiducia e credibilità.
Messe in soggezione le vittime, che quindi non erano riuscite a fuggire, le ha poi sottoposte ad atti sessuali altamente lesivi (in alcuni casi di tipo penetrativo), ancor di più considerando la giovane età e la scarsa esperienza e maturità sessuale. Per questo è stato ora nuovamente condannato.

 

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