Oggi a Meda i funerali di Enrico Marelli, l'82enne morto tra le sue amate montagne
L'escursionista è stato colto da un malore durante una ferrata sui Corni. Il nipote: "Se ne è andato facendo quello che più gli piaceva".
«E’ morto facendo quello che amava di più, coltivando la sua grande passione e inseguendo il suo sogno». E’ questo pensiero a consolare i famigliari di Enrico Marelli, l’82enne di Meda stroncato da un malore venerdì, mentre era impegnato in una ferrata sui Corni di Canzo, nel Comasco. Un’impresa impegnativa, a maggior ragione per un uomo della sua età. E per quanto fosse un escursionista allenato ed esperto, con oltre 40 anni di iscrizione alla sezione locale del Cai, il suo fisico non ha retto allo sforzo.
Il nipote di Enrico Marelli: "E' morto inseguendo il suo sogno"
«Gli dicevamo spesso che alla sua età era meglio che non andasse in montagna da solo, ma non voleva sentir ragioni. Era caparbio, tenace, si era messo in testa di voler provare nuovamente la ferrata che aveva già affrontato anni fa. Pensavamo che fosse una boutade, che non dicesse sul serio, e invece venerdì alle 8.30 circa è uscito ed è partito con tutta l’attrezzatura alla volta dei Corni di Canzo», racconta il nipote Maurizio, che abita nella mansarda della casa in via Delle Colline dove, al primo piano, l’anziano viveva da solo, non essendosi mai sposato, in un appartamento a fianco a quello del fratello Piero.
Ex falegname e appassionato di montagna
«Al piano terra c’è il laboratorio artigianale dove entrambi lavoravano come falegnami, prima della pensione», precisa.
E insieme, da piccoli, hanno coltivato anche la passione per la montagna:
«Frequentavano la Società escursionisti medesi, con la quale facevano uscite ai Piani dei Resinelli - prosegue - Crescendo, mio zio si è iscritto al Cai e nei suoi oltre 40 anni di iscrizione ha percorso innumerevoli sentieri, scalato tante vette e partecipato a molti campeggi, in particolare quello di Sappada, dove in tanti se lo ricordano ancora».
Enrico Marelli amava stare in mezzo alla natura
Sportivo e dinamico, Marelli era un amante delle camminate nei boschi di Meda, del trekking, delle uscite in bicicletta, ma ha praticato anche sci di fondo e scialpinismo.
«Gli piaceva stare all’aria aperta, in mezzo alla natura, viveva la montagna in tutte le stagioni e raccoglieva tutto quello che offriva, dai frutti ai funghi - aggiunge - Una passione talmente smisurata che lo portava a fare diverse uscite in solitaria, specialmente nel triangolo lariano, come quella di venerdì, che purtroppo è stata anche l’ultima. Ci consola sapere che si è spento tra le sue amate montagne, facendo ciò che più gli piaceva».
Oggi, martedì, i funerali in Santa Maria Nascente
I funerali di Enrico Marelli saranno celebrati oggi, martedì 5 novembre, alle 10 in chiesa Santa Maria Nascente.