Omicidio suicidio Cormano, il figlio era stato licenziato dal padre
Secondo le testimonianze raccolte ci sarebbero motivi di lavoro dietro alla tragedia.
Era appena stato licenziato da suo padre nell’azienda di famiglia. C’è questo probabilmente dietro all’omicidio suicidio di questa notte a Cormano.
Omicidio suicidio: il movente è il lavoro
Emergono le prime indiscrezioni su quanto accaduto stanotte alla Nuova Seri Cart di Cormano. Maurizio Platini, 43 anni, ieri ha ucciso il papà Romano e la compagna Anita Salsi, per poi suicidarsi. Secondo quanto rilevato negli accertamenti dei carabinieri di Sesto San Giovanni e della Squadra Rilievi del Gruppo Monza, coordinati dal Pm di Milano Cristiana Roveda, oltre all’esame del medico legale, Platini intorno alle 18.30, 19 di ieri ha preso la sua revolver 357 magnum regolarmente detenuta e ha sparato alla testa a suo padre. Poi ha puntato l’arma verso la donna, colpendola al collo e al petto. Poi si è sparato alla testa.
Le testimonianze
La pistola è stata sequestrata e sui corpi dei tre è stata disposta l’autopsia. Il primo a essere sentito è stato il fratello 33enne di Platini, che aveva lanciato l’allarme. Poi sono stati sentiti parenti e colleghi. Pare che tra padre e figlio i rapporti fossero ultimamente molto tesi per la decisione di Romano di licenziare Maurizio dall’azienda di famiglia.