Monza

Ospedale Vecchio occupato: la Polizia sgombera gli abusivi

I padiglioni dismessi della struttura di via Solferino erano diventati rifugio di senzatetto

Ospedale Vecchio occupato: la Polizia sgombera gli abusivi
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Nei padiglioni dismessi da tempo, i poliziotti hanno trovato di tutto. Rifiuti, giacigli logori, siringhe.

Ospedale Vecchio occupato

Martedì mattina, il 10 gennaio 2023, su disposizione del Questore Marco Odorisio, gli agenti della Polizia di Stato, insieme ai colleghi della Polizia Locale, hanno sgomberato i padiglioni occupati dell'Ospedale Vecchio di Monza.

I padiglioni dismessi diventati rifugi

Le segnalazioni erano arrivate tanto dai residenti degli stabili attigui, tanto dal personale in servizio. In particolare, a diventare dimora di senzatetto, erano stati i padiglioni degli stabili, da anni dismessi e in condizioni di grave abbandono. Persone di origini straniere avevano allestito giacigli di fortuna all’interno delle stanze, trascorrendo la notte bivaccando, consumando sostanze alcoliche e stupefacenti.

I sopralluoghi

Gli agenti intervenuti sul posto, insieme a una squadra della Sangalli e a rappresentanti dell’Asst Monza hanno cominciato il sopralluogo della struttura, partendo dal piano interrato del padiglione C – ex oculistica.

Sin da subito, gli operatori hanno constatato lo stato di degrado dei locali, ben intuibile, oltre che dall’odore acre, dall’ingente mole di immondizia, scarti alimentari, escrementi, bottiglie rotte, suppellettili abbandonati, capi d’abbigliamento e altri oggetti, quali materassi e cuscini adagiati sul pavimento.

Trovati due giovani

Nel corso delle attività, i poliziotti hanno anche scoperto, all’interno di una delle stanze, due giovani, originari del Nord Africa, sprovvisti di documenti, sdraiati su materassi adagiati sul pavimento.

Dai controlli è anche emersa la presenza di sostanza stupefacente tipo hashish nei pressi dei giacigli, tra rifiuti ed escrementi. La sostanza è stata repertata e sottoposta a sequestro a carico di ignoti.

Le aree sono state ripulite

Dopo aver messo in sicurezza la stanza, il personale della ditta Sangalli ha iniziato con le attività di bonifica, pulizia e sanificazione del locale. Nelle ore successive, i poliziotti hanno proceduto a ispezionare gli altri stabili e padiglioni dismessi rinvenendo, all’interno di uno degli spazi interrati, numerose siringhe da insulina, abitualmente utilizzate dai tossicodipendenti.

Ecco come entravano

Controllando il perimetro della struttura i poliziotti hanno constatato come gli stabili fossero agevolmente accessibili, mediante il semplice scavalcamento delle mura che li cingono. Ma è risultato altrettanto semplice entrare dalle numerose finestre rotte, fessure murarie, pareti in legno ormai marcito, alcune delle quali già divelte o abbattute in precedenza.

I due 18enni in Questura

Dopo aver messo in sicurezza le aree ispezionate con i rappresentanti degli enti interessati precludendo le vie di accesso ai padiglioni liberati dal  materiale di risulta abbandonato a e dai giacigli ricavati, i poliziotti hanno accompagnato presso gli uffici della Questura i due giovani stranieri, così da poter procedere alla loro compiuta identificazione.

Gli accertamenti

Dagli accertamenti è emerso come uno dei due - entrambi diciottenni, di origini marocchine – fosse gravato da precedenti per ricettazione e lesioni personali nonché in possesso di permesso di soggiorno. L'altro, in quanto irregolare sul territorio nazionale, è stato affidato affidato all'Ufficio Immigrazione per l’adozione dei provvedimenti amministrativi finalizzati all’uscita dal territorio nazionale.

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