Lea Garofalo vive nella memoria di Monza

Otto anni fa l'omicidio. I resti della donna vennero poi trovati in un campo a San Fruttuoso a Monza

Lea Garofalo vive nella memoria di Monza
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Sono già passati otto anni dalla morte di Lea Garofalo. Il corpo senza vita della testimone di giustizia, vittima della 'ndrangheta, fu bruciato proprio nel capoluogo brianzolo.

Lea Garofalo, otto anni dopo

Lea Garofalo
Lea Garofalo

Testimone di giustizia sottoposta a protezione dal 2002, decise di testimoniare sulle faide interne tra la sua famiglia e quella del suo ex compagno Carlo Cosco.

Ammessa nel programma di protezione insieme alla figlia Denise, è stata estromessa dal programma nel 2006 perché non era ritenuta una collaboratrice non attendibile.

Il 20 novembre del 2009 l'ex compagno attirò Lea a Milano, anche con la scusa di parlare del futuro della figlia Denise. L'omicidio avvenne la sera del 24 novembre.

Il corpo della donna viene infine portato a San Fruttuoso prima di essere dato alle fiamme per tre giorni fino alla completa distruzione.

La memoria a Monza

Il primo aprile del 2012, il sindaco Marco Mariani, pose una targa dedicata a Lea Garofalo nel cimitero di San Fruttuoso a Monza.

Il Comune di Monza ricorda Lea Garofalo, esempio di madre coraggio, testimone per la legalità.

Queste le parole incise sulla targa posta a memoria di una donna che offrì la sua vita per la lotta alle mafie.

 

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