Paina, pomeriggio di paura in piazza. Due minorenni aggrediti e derubati
E’ successo a pochi passi dalla chiesa: una delle vittime è finita in ospedale con un’emorragia alla testa
Ennesima violenta aggressione in città con protagonisti ragazzi minorenni.
Come fare per arginare un fenomeno che, sempre più spesso, riempie le cronache dei giornali?
C’è molta preoccupazione tra società, forze politiche, autorità civili e militari, genitori per questa escalation di aggressioni per futili motivi ad opera di ragazzini annoiati. L’ultimo increscioso episodio, in ordine di tempo, si è verificato nel pomeriggio di sabato scorso, in pieno centro a Paina, a pochi passi dalla chiesa parrocchiale.
Paina, pomeriggio di paura in piazza. Due minorenni aggrediti e derubati
Vittima un sedicenne, Matteo Fajia, studente al terzo anno del liceo delle Scienze umane al «Parini» di Seregno, preso di mira da un gruppetto di quattro ragazzini di età compresa tra i 14 e i 17 anni.
Il sedicenne aveva appuntamento in piazza della chiesa con altri amici. Mentre si avvicinava al luogo dell’incontro è stato richiamato da una voce: sono un gruppo di giovanissimi coetanei ma ne riconosce di vista un paio.
Tutto inizia quando la vittima, viene minacciata perché – a detta degli aggressori – «c’è in giro la voce che vuoi uccidere un nostro amico». Una scusa, evidentemente, per provocarlo. Lo studente sotto minaccia viene portato in una via laterale chiusa della chiesa.
«Ho provato ad allontanarmi ma, a un certo punto, mi hanno accerchiato e iniziato a picchiarmi. Ho cercato anche di reagire per liberarmi... Nel frattempo è intervenuto uno dei miei due amici per aiutarmi con la conseguenza che anche uno di loro è stato derubato del borsello prima di riuscire a scappare».
Una scena terribile, consumata in pieno giorno, davanti agli occhi dell’indifferenza di altri ragazzi, distanti solo pochi metri.
E’ bastata una manciata di minuti, pochi e interminabili per accerchiarlo e iniziare a spintonarlo, buttarlo contro un garage finendo a terra con calci e pugni sino a fargli perdere i sensi. Ambulanza e Carabinieri sono giunti poi sul luogo dell’aggressione grazie alla segnalazione di una residente della zona.
Il sedicenne è stato trasportato al Pronto soccorso dell’ospedale di Desio, dove è stato ricoverato per un paio di giorni e dove i medici gli hanno riscontrato un’emorragia interna alla testa, una distorsione al naso e una microfrattura alla mascella.
«Purtroppo, negli ultimi periodi diverse sono state le segnalazioni di compagnie di ragazzini fuori controllo, dal bullismo al danneggiamento del patrimonio pubblico, all’intimidazione di adulti e questo ci dispiace. Cosa possiamo fare? – le parole del primo cittadino Marco Citterio – Le telecamere certo possono fare da deterrente, aiutano a identificare gli autori del fatto come già accaduto, ma non sono certo sufficienti. E’ necessaria una sinergia tra più parti in gioco, a partire dalla famiglia e dalle istituzioni. Parlando con sindaci di altri territori il problema esiste ed è sempre più diffuso. Bisogna reagire, sono necessarie attività di inclusione e dialogo. Noi abbiamo un’ottima rete di associazioni e volontari, con i giovani è necessario dialogare». Ci vuole sensibilità e tanta attenzione, da parte di tutti, per riuscire a placare questa violenza inutile e priva di ogni logica.