Panchine rosse per dire "basta" alla violenza

Contro femminicidi e maltrattamenti, due appuntamenti imperdibili a Palazzo Terragni

Panchine rosse per dire "basta" alla violenza
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Panchine rosse nei giardini pubblici della città. Anche Lissone ha aderito alla campagna di sensibilizzazione in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

Panchine rosse grazie a "QDonna"

L'associazione lissonese "QDonna" ha colorato di rosso alcune panchine in diversi giardini e parchi pubblici della città. Una iniziativa dal forte significato simbolico nell'ambito delle celebrazioni per il 25 Novembre.

Una data simbolo. E' però quotidianamente che noi ci scontriamo con violenza sulle donne, violenza che sfocia anche nei femminicidi, Si parla di fenomeno esplosivo, si è cercato negli anni scorsi e si continuano a portare avanti progetti di tutela e di supporto, centri rifugio e sportelli per donne maltrattate.

Questo il commento del sindaco Concetta Monguzzi, che ha voluto ricordare come a Lissone sia attivo (nella ex palazzina Asml di via Matteotti) il Cadom, il centro di aiuto per le donne maltrattate.

Ma di violenza si continua a parlare e il femminicidio entra prepotentemente nella nostra quotidianità. I dati ci dicono che 200 donne, una ogni tre giorni, vengono uccise all'anno in Italia. Questa è l'azione estrema, ma molto spesso le donne appaiono fragili, incapaci di difendersi e di analizzare la realtà affettiva in cui vivono. Hanno compagni difficili, strani, indecifrabili.

Dati e numeri che devono far riflettere, considerato che molti dei casi accertati vengono perpetrati proprio tra le mura domestiche. Mariti, padri o compagni violenti che se la prendono con chi, involontariamente, non ha di che difendersi.

Mi sconvolge sempre la violenza casalinga che non si ferma neanche davanti ai figli. Le madri sono spesso senza indipendenza economica, segno questo di una società che ancora deve farne di passi di sviluppo; la realtà familiare non viene presa in considerazione dai media, ma si parla di raptus degli omicidi quasi che l'uomo agisca senza consapevolezza. A me sembra assurdo. Quasi che si voglia trascurare il contesto problematico in cui si vive per concentrarsi su indagini e curiosità spettacolari. Di fronte a tutto questo scaturisce una esigenza e forza di impegno su vari fronti: educativo, sociale, di tutela, giudiziario, sanitario.

Così ha concluso il primo cittadino, in un lungo intervento sul tema della violenza nei confronti delle donne.

Domenica gli eventi a Lissone

Domenica, dalle 16 alle 18, a Palazzo Terragni l’associazione "Il Soffio di Artemisia" proporrà il laboratorio di "Collarte".

I partecipanti sperimenteranno una colla naturale che, manipolata con altri materiali messi a disposizione, potrà dare forma a linee, solchi, movimenti; l’intento sarà quello di provocare reazioni nei presenti portandoli ad esprimere con il gesto e la fisicità le emozioni che scaturiscono dal loro lavoro legato al tema della giornata.

Alle 21 nel teatro di Palazzo Terragni è prevista la proiezione del film "Difret, il coraggio di cambiare" di Zeresenay Mehari, prodotto da Angelina Jolie.

Una pellicola che ha ricevuto il Premio del pubblico nel 2014 al Sundance Film Festival, al Festival Internazionale del film di Berlino sezione Panorama, al Festival del Cinema di Amsterdam e al Montreal World Film Festival.

Una panchina anche a Vedano

Domenica, alle 11 in largo Repubblica, la sezione vedanese dell'Avis donerà una panchina rossa da posizionare nella piazza davanti al Municipio.

L'iniziativa è stata fortemente voluta dalla presidente Michela Prestia e dal direttivo del gruppo di via Santo Stefano. In caso di maltempo, l'inaugurazione si terrà nella sala consiliare del Comune.

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