Parco delle Groane: nel 2019 sequestrati 12 chili di cocaina e 400mila euro
Il 23 giugno scorso è stata convocata in Prefettura una riunione finalizzata ad analizzare la situazione della sicurezza nell’area del Parco delle Groane.
Parco delle Groane: in Prefettura incontro sulla sicurezza
L’incontro si è svolto con le modalità della videoconferenza, ed ha registrato la partecipazione delle Forze di polizia e di rappresentanti di Regione Lombardia, di ATS Brianza, dell’Ente Parco delle Groane, della Provincia di Monza e della Brianza e delle Amministrazioni comunali di Barlassina, Bovisio Masciago, Ceriano Laghetto, Cesano Maderno, Cogliate, Lazzate, Lentate sul Seveso, Limbiate, Misinto, Seveso.
L’incontro è stato l’occasione per fare il punto in merito alle iniziative poste in essere in seguito all’ultima riunione tenutasi in Prefettura, e per analizzare i risultati dell’intensificazione dell’azione di contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nell’area.
I controlli, gli arresti e i sequestri
Al riguardo, l’Arma dei Carabinieri ha riferito che dal mese di settembre 2019 sono stati svolti numerosi servizi preventivi e di polizia giudiziaria sul campo, che hanno portato all’arresto di 14 persone e ad una denuncia per la violazione dell’art. 73 del Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti.
Sono state altresì contestate 14 violazioni amministrative relative all’art. 75 del Testo unico, oltre a due arresti in flagranza di reato per traffico di stupefacenti, con il sequestro di 12 chilogrammi di cocaina e di circa 400.000 euro in contanti.
Ulteriori riscontri investigativi hanno portato al sequestro di 2 pistole semiautomatiche cal. 7.65 funzionanti, con relativo munizionamento, e varie armi bianche (coltelli, machete e roncole). Sono stati inoltre identificati e segnalati circa 200 acquirenti che quotidianamente frequentavano l’area di spaccio.
Assistenza ai tossicodipendenti
Sono stati dunque presentati gli esiti del “Progetto Parco delle Groane”, attività di prevenzione curata da Regione Lombardia e ATS Brianza a partire da martedì 24 settembre 2019 con l’obiettivo di offrire un’assistenza primaria ai tossicodipendenti frequentatori della zona, al fine di costruire occasioni di aggancio, orientamento e supporto verso programmi di recupero.
I referenti dell’Assessorato al Welfare di regione Lombardia e di ATS Brianza hanno presentato i favorevoli risultati conseguiti da settembre ad oggi, evidenziando la crescita del numero di screening HIV e HCP e l’incremento del numero di siringhe distribuite e rese, che comportano la conseguente riduzione di quelle abbandonate per strada, noto pericolo di contagio per i passanti che dovessero accidentalmente venire attinti dagli aghi.
Il "Progetto Parchi"
Hanno, altresì, riferito che è in via di sviluppo un progetto che coinvolgerà non solo ATS Brianza e Assessorato al Welfare, ma anche l’ATS milanese. Tale progetto, denominato “Progetto parchi”, sarà caratterizzato da flessibilità e mobilità e avrà come ambito di applicazione i parchi milanesi e brianzoli in cui si registrano criticità connesse
allo spaccio di sostanze stupefacenti, con l’obiettivo di fornire risposte flessibili sui diversi territori.
Alla luce delle azioni eterogenee realizzate negli ultimi mesi, i rappresentanti delle Forze di polizia e i Sindaci presenti hanno concordato sul fatto che il fenomeno, nei territori storicamente interessati, risulta essere notevolmente ridimensionato.
Soddisfatto il Prefetto
Nell’accogliere favorevolmente i dati positivi conseguiti grazie alle attività di prevenzione e repressione realizzate, il Prefetto Palmisani ha rilevato con piacere che la sinergia instaurata tra tutti gli Enti coinvolti ha portato al conseguimento di ottimi risultati.
Nel ringraziare tutti i presenti per il grande contributo offerto nel miglioramento della situazione della sicurezza nell’area, in conclusione dei lavori il Prefetto Palmisani ha invitato tutti gli Enti a non abbassare la guardia: «l’attenzione delle Forze di polizia nei confronti del Parco delle Groane dovrà rimanere alta, e l’aspetto sociale non dovrà ritrarsi per lasciare spazio solo ed esclusivamente alle iniziative di tipo repressivo».