Salviamo gli alberi

Parte la demolizione del Meroni e a Muggiò la petizione per i suoi alberi

Le ruspe sono già all'opera per abbattere lo storico salumificio. Alcuni muggioresi hanno lanciato una petizione per salvare i suoi alberi

Parte la demolizione del Meroni e a Muggiò la petizione per i suoi alberi
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Sono partiti in settimana i lavori di demolizione dello storico Salumificio Meroni collocato a cavallo dei due Comuni di Muggiò e Lissone.

Una ruspa ha fatto la sua comparsa all'interno della proprietà dando il via all'importante intervento di riqualificazione dell'area.

Nel piazzale del Salumificio ci sono anche degli alberi che raggiungono il secolo di vita. Preoccupati per la loro sorte ci sono alcuni cittadini muggioresi tra cui l'ingegner Maurizio Forcieri che ha lanciato una petizione per salvare le pregiate piante.

«Salviamo gli alberi all'ingresso di Muggiò»

Si intitola «Salviamo gli alberi all’ingresso di Muggiò» la petizione con raccolta firme lanciata da Maurizio Forcieri ingegnere muggiorese ed ex membro della Commissione urbanistica.

Gli alberi in questione sono quelli nella proprietà dell’ex Salumificio Meroni, la ditta dismessa a cavallo tra i due Comuni di Muggiò e Lissone.

L’area subirà una radicale trasformazione: lo storico immobile in disuso verrà demolito e al suo posto prenderà corpo la nuova proposta progettuale con convenzione che prevede la realizzazione di una nuova attività economica di media struttura con entrata in via 25 Aprile secondo il Pgt di Muggiò e il piano del commercio vigente.

Che ne sarà degli alberi?

E dei rigogliosi alberi «biglietto da visita per chi arriva a Muggiò dalla Statale 36» che ne sarà? Il loro destino sembra ormai segnato.Al loro posto verranno realizzati nuovi parcheggi.

Ma Forcieri non ci sta e così su Change.org ha attivato una raccolta firme, come aveva comunicato e segnalato al nostro giornale.

Al momento c’è solo il permesso di costruire convenzionato approvato a giugno dalla Giunta, ma Forcieri ha voluto come si suol dire «mettere le mani avanti». «Siamo ancora in tempo per evitare l’abbattimento di piante che sono secolari e nella loro fetta di terreno sorgeranno solo una manciata di posti auto – ha detto Forcieri – Questo scempio non si giustifica nemmeno nel bieco scopo di lucro».

Per Forcieri l'eliminazione degli alberi è inammissibile «sia in primo luogo e in termini assoluti: è un oltraggio all’ambiente, al decoro urbano, e alla collettività, senza se e senza ma: che nell’ambito della prospettata Convenzione Urbanistica, l’Amministrazione ben può, e quindi deve, vietare nel modo più categorico»

Salvaguardare gli alberi

La richiesta all’Amministrazione comunale è quella di «rigettare la scellerata proposta del privato e salvaguardare gli alberi senza se e senza ma li dove sono a prescindere da altre compensazioni in altri siti» ha sottolineato.

Forcieri ricorda che l’ex Salumificio Meroni ricade per l’80 per cento su Muggiò ma che per «ambiente» e «decoro» anche Lissone vi è interessata e per questo spera di raccogliere tante adesioni.

Le richieste di «Salviamo gli alberi»

Il gruppo di firmatari con Forcieri chiede all' Amministrazione di far valere le sue prerogative e cioè «imporre fermamente alla proprietà, nell’ambito della redigenda Convenzione Urbanistica, di
salvaguardare gli alberi, in particolare quelli all’angolo delle due vie il che non significa solo non abbatterli, ma nemmeno lontanamente toccarli!».

E in secondo luogo, poichè i lavori sono già partiti con le demolizione dell'insegna del salumificio la richiesta è quella di «imporre con ordinanza urgente, e vigilare, che lo smantellamento del pannello avvenga con
ogni cura, trattandosi palesemente di un “acconto” sul lavoro principale ancora da assentire».

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