Pensione più ricca grazie agli assegni familiari. Ecco cosa fare

E' una prestazione che viene riconosciuta solo dietro domanda dell’interessato.

Pensione più ricca grazie agli assegni familiari. Ecco cosa fare
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Pensione più ricca grazie agli assegni familiari. Ecco cosa fare. E' una prestazione che viene riconosciuta solo dietro domanda dell’interessato.

Pensione più ricca

Ci sono persone che potrebbero ricevere un assegno pensionistico più pesante di quasi 50 euro. Ogni mese e, oltretutto, esentasse. Un’integrazione niente male, soprattutto per trattamenti economici non esagerati. Questa possibilità riguarda i pensionati che non sanno di aver diritto agli assegni famigliari e rientra tra i cosiddetti diritti inespressi, cioè prestazioni che vengono riconosciute solo dietro domanda dell’interessato.

Novemila i pensionati brianzoli potenzialmente interessati

Questa opportunità interessa potenzialmente, tra gli oltre 41mila pensionati brianzoli, oltre novemila assicurati. In questi giorni sono numerose le persone che chiedono chiarimenti alla sede della Fnp Cisl Monza Brianza Lecco di via Dante. Anche perché dal 1° luglio sono entrati in vigore i nuovi limiti di reddito.

"Perciò – precisa Stefano Buzzi, responsabile welfare Cisl Monza Brianza Lecco – forniamo le indicazioni principali sia per richiedere ex novo gli assegni famigliari, sia per mantenerli. La domanda per ottenere questa somma aggiuntiva va presentata all’Inps di competenza, esclusivamente per via telematica. Il consiglio è quello di rivolgersi al patronato Inas Cisl o agli agenti sociali della Fnp Cisl".

In questa maniera il pensionato può verificare i requisiti familiari e di reddito a essi collegati: in caso di diritto agli arretrati, la prescrizione scatta dopo cinque anni. Va comunque precisato come questa misura aggiuntiva non spetti ai titolari di pensioni liquidate nella gestione commercianti e artigiani. Ne hanno invece diritto le persone titolari di pensioni liquidate con contribuzione da lavoro dipendente.

L’elenco dettagliato comprende le pensioni vecchiaia lavoratori dipendenti (VO), le pensioni superstiti lavoratori dipendenti (SO) e le pensioni invalidità lavoratori dipendenti (IO).

Facciamo qualche esempio

Qualche esempio: per un nucleo famigliare composto da moglie e marito, senza figli, in cui nessuno dei componenti sia inabile, il reddito al quale far riferimento sarà quello del 2018 con validità per il periodo luglio 2019-giugno 2020. In questo caso, con un reddito famigliare complessivo fino a 13.894,19 euro, l’assegno famigliare sarà di 46,48 euro al mese. Se uno dei due coniugi fosse inabile al 100% con reddito 2018 fino a 25.469,94 euro, l’assegno mensile spettante sarà di 51,13 euro.

L’assegno è esente da imposte e viene erogato per 12 mesi. L’importo dell’assegno non è soggetto a perequazione automatica, mentre i livelli di reddito sono rivalutati il 1° luglio di ogni anno. Esiste anche un caso in cui è possibile richiedere l’assegno per se stessi o per un nucleo famigliare formato dal solo richiedente.

Questa opportunità può interessare una vedova o un vedovo o anche un maggiorenne, riconosciuto invalido al 100%, anche se ricoverato in una residenza sanitaria assistita. In questa situazione, con un reddito 2018 fino a 28.516,84 euro, l’assegno mensile sarà di 52,91 euro. Anche per queste condizioni è possibile richiedere all’Inps l’assegno famigliare. Questa possibilità, nella provincia di Monza, può riguardare circa 3mila persone tra le circa 6mila ricoverate nelle Rsa.

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