Condanna

Perseguita l'amica della figlia "rea" di averle rubato il ragazzo

La 50enne brianzola è stata condannata a sei mesi con la condizionale e al pagamento di 2mila euro

Perseguita l'amica della figlia "rea" di averle rubato il ragazzo
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Invece di consolare la figlia ventenne, reduce da una delusione sentimentale, ha perseguitato l’amica della ragazza “colpevole” di averle “rubato” il fidanzato. La donna, una cinquantenne brianzola, è stata condanna alla pena di sei mesi con la condizionale dal Tribunale di Monza, e al pagamento di un risarcimento pari a 2mila euro (a fronte di una richiesta di 40mila).

La mamma perseguita l'amica della figlia

I fatti risalgono al 2016, quando tra le due amiche i rapporti si guastano per questioni sentimentali legate a un terzo ragazzo. La mamma della giovane delusa, a quel punto avrebbe cominciato a prendere di mira la nuova coppia, soprattutto l’amica della figlia, con una serie di messaggi e commenti offensivi sui social. "Non avrò pace finché mia figlia non sarà ripagata di tutto il dolore che le avete provocato... dovete stare attenti voi due, avete finito di stare tranquilli", scriveva la donna sulle applicazioni Whatsapp e Messenger. Una condotta che sarebbe andata avanti fino al 2017, con altri messaggi: "E’ una mia fissa... quei due la devono pagare... non mi darò pace finchè non li vedrò soffrire il doppio entrambi... Tanto prima o poi dovrai attraversare mentre guido io".
In una occasione ha ‘postato’ la foto di una pistola con il commento "se per difendere la mia vita e quella dei miei cari devo usarla, io la uso senza problemi".

La parte offesa sostiene di essere anche stata pedinata dalla 50enne, che sarebbe andata in giro per il paese brianzolo in cui vive a chiedere informazioni sul suo conto. La vittima ha sostenuto di aver dovuto fare ricorso alla terapia psicologica, di aver avuto timore per la propria incolumità, e di aver accusato disturbi dell’alimentazione.

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