Perseguitava e terrorizzava ex moglie e figlia minorenne: arrestato
Le indagini della Polizia di Stato sono iniziate a novembre, quando la donna ha denunciato
Perseguitava e terrorizzava ex moglie e figlia minorenne: arrestato.
Perseguitava e terrorizzava la ex moglie
Nella prima mattinata di ieri, venerdì primo dicembre 2023, la Squadra Mobile della Questura di Monza ha eseguito una misura cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di un uomo italiano residente nella provincia monzese.
La denuncia
La misura restrittiva trae origine dalle indagini svolte dalla Squadra Mobile, coordinata della Procura della Repubblica di Monza, nata dalla denuncia sporta nei confronti dell’ex marito da una donna italiana, vittima, insieme alla figlia minorenne, di atti persecutori.
I comportamenti persecutori
L'uomo, non rassegnandosi alla fine della loro relazione, aveva fin da subito dato inizio ad atti persecutori e minacce. Per questo aveva già subito due condanne e un periodo di carcerazione, terminato nel gennaio 2022.
Era già stato arrestato
Nonostante questi provvedimenti, una volta scarcerato, l’uomo ha ripreso a contattare in maniera ossessiva l’ex moglie e a rivolgerle minacce sia direttamente che tramite la figlia minorenne, alla quale inviava in aggiunta numerosi messaggi vocali contenenti minacce di morte nei confronti della madre.
Terrorizzava la ex e la figlia
Una serie di atteggiamenti intimidatori che hanno fatto sì che le due donne vivessero in un forte stato d’ansia, tanto da dover modificare le loro abitudini di vita per cercare di sentirsi più al sicuro. In particolare, l’ex moglie viveva con la costante convinzione di venire uccisa.
Le indagini della Polizia
Stanche della situazione, a inizio novembre, a seguito dell’ennesimo episodio in cui si era recato sotto casa loro inviando audio con minacce di morte e cercando di entrare in casa forzatamente, hanno richiesto l’intervento della polizia di Monza. Le indagini svolte dalla Squadra Mobile hanno fornito alla Procura un quadro completo della situazione che le due donne erano costrette a vivere: timore di uscire da sole, limitazione delle uscite solo per esigenze indispensabili, cercare soluzioni nuove ogni sera per parcheggiare l’auto, uscire in compagnia fisica o telefonica di parenti o amici, continuo controllo di chi si trovasse intorno a loro.
L'arresto
La stessa Procura della Repubblica, valutato il risultato delle indagini, ha richiesto ed ottenuto dal Giudice delle Indagini preliminari l’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere nei confronti dell’uomo.