Decisione del Questore

Pestaggi e vetrina in frantumi: locale chiuso per 20 giorni

Il provvedimento è scattato a carico del Bar Capolinea di Cederna, a Monza

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Pestaggi e vetrina in frantumi: bar chiuso per 20 giorni. Il provvedimento, è scattato nella mattinata di oggi, giovedì 17 febbraio 2022. Destinatario, il Bar Capolinea di Cederna, a Monza.

Pestaggi e vetrina in frantumi

La decisione del questore di Monza Marco Odorisio è arrivata in seguito alla rissa scoppiata sabato sera e che ha visto coinvolte quattro persone ubriache. Le volanti sono state allertate intorno alle 21. Immediato l'intervento degli agenti della Polizia di Stato. Davanti al bar hanno trovato una persona ferita al volto che sanguinava abbondantemente, tanto da far intervenire immediatamente una ambulanza del 118.

Nelle vicinanze gli agenti hanno individuato una seconda persona, anch’essa ferita. Presentava infatti un vistoso taglio nella parte posteriore della testa con una copiosa perdita di sangue, tanto da essere portato al Pronto Soccorso dell’ospedale San Gerardo. Per lui, sette giorni di prognosi per trauma cranico e facciale e taglio al cuoio capelluto.

Ubriachi e violenti

I poliziotti hanno appurato come fossero quattro le persone coinvolte. La rissa è proseguita appena fuori del bar, con un violento pestaggio, tanto che uno dei coinvolti è stato scaraventato contro la vetrina del bar che è andata in frantumi.

Sono stati pertanto disposti degli approfondimenti a cura dell’Ufficio Polizia Amministrativa di Sicurezza della Questura. Dai controlli è emerso come all’interno del bar gli addetti avessero continuato a somministrare notevoli quantità di superalcolici a persone già ubriache. Non solo. Una volta iniziata la lite, l’addetto al bancone non è intervenuto per calmare la situazione, né tantomeno si preoccupava di allertare le forze dell’ordine.

Il titolare era già stato sanzionato

Due persone ferite avevano precedenti e segnalazioni di polizia per reati inerenti gli stupefacenti, furto, ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale. Nel prosieguo degli approfondimenti il personale della Questura ha anche accertato come il titolare del locale, lo scorso aprile, fosse stato sanzionato per la violazione della normativa Covid con la chiusura per 5 giorni, in quanto oltre le ore 18 aveva continuato a rimanere aperto e a somministrare bevande a una decina di avventori, mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini sotto il profilo della salute pubblica, oltre ad altre violazioni amministrative contestate dagli agenti della Polizia Locale.

Il questore aveva già giuso il Doll's Cafè

Il Questore ha dunque disposto la sospensione dell’attività con chiusura per 20 giorni, mentre a carico dei due feriti è stata attivato l’Ufficio Polizia Anticrimine per l’avvio del procedimento per l’applicazione delle misure di prevenzione dell’Avviso orale e del Divieto di accesso alle aree urbane. Si tratta del secondo provvedimento di chiusura disposto dal Questore Marco Odorisio, dopo quello per 30 giorni nei confronti del “Doll’s Cafè” eseguito meno di un mese fa, lo scorso 20 gennaio.

"Dai bar non si può uscire con le ossa rotte"

Sul punto il Questore ha sottolineato come “la sospensione dell’attività sia un provvedimento cautelare e di prevenzione, rivolto a tutelare in primis la sicurezza dei cittadini e l’incolumità delle persone, ristabilendo il principio delle legalità e del rispetto delle regole e dando la possibilità al pubblico esercente di poter voltare pagina e riaprire l’attività sotto una nuova luce. Laddove dovesse fallire la finalità cautelare, in caso di recidiva e seconda sospensione la norma prevede la proposta da parte del Questore della revoca della licenza. Il bar è un luogo di convivialità ove rilassarsi e trascorre del tempo in compagnia e non certo per uscirne con le ossa rotte”.

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