Petizione per riaprire parrucchieri ed estetiste, anche in zona rossa
"Saloni di acconciatura e centri estetici sono luoghi sicuri per clienti, dipendenti e imprenditori".
Petizione per riaprire parrucchieri ed estetiste, anche in zona rossa. "Saloni di acconciatura e centri estetici sono luoghi sicuri per clienti, dipendenti e imprenditori".
Petizione per riaprire parrucchieri ed estetiste, anche in zona rossa
Confartigianato imprese, Cna e Casartigiani hanno lanciato una petizione a livello nazionale su change.org (qui) per la riapertura di parrucchieri e centri estetici, anche in zona rossa. Una raccolta firme che sta avendo un successo incredibile, supportata anche da Confartigianato imprese di Monza e Brianza, come sottolinea il presidente Giovanni Barzaghi (nella foto).
"Comprendiamo le ragioni della prudenza del Governo - rimarca Barzaghi - ma la chiusura di estetisti e parrucchieri non risolverà la situazione, anzi… Ne stanno approfittando gli abusivi per entrare nelle case senza rispettare alcuna misura di sicurezza, con il rischio che il virus si diffonda più facilmente. I provvedimenti del Governo hanno prima imposto alle imprese di acconciatura ed estetica di adeguarsi a loro spese ai protocolli anti-Covid e poi le hanno costrette a nuove, insostenibili chiusure; lo ripetiamo queste attività lavorano su appuntamento, non generano assembramenti".
In un video anche Domenico Garruto, presidente Confartigianato Benessere per Milano e Monza e Brianza ha sottolineato la necessità di tornare a lavorare.
"Perché di sostegni non si vive, ma si sopravvive... Abbiamo fatto tutto quello che sembrava giusto fare con le giuste distanze e dispositivi di protezione, pare che questo non sia servito a nulla. Ci ritroviamo di nuovo chiusi. Per tutto il settore benessere io chiedo certezze, per parte nostra ci metteremo tutte le competenze dovute, con il desiderio di soddisfare i nostri clienti come sempre abbiamo fatto".
Il testo della petizione
Saloni di acconciatura e centri estetici sono luoghi sicuri per clienti, dipendenti e imprenditori. La loro chiusura apre la strada agli abusivi, che approfittano dei divieti per entrare nelle case senza rispettare alcuna misura di sicurezza, con il rischio che il virus si diffonda più facilmente.
I provvedimenti del Governo hanno prima imposto alle imprese di acconciatura ed estetica di adeguarsi a loro spese ai protocolli anti-Covid e poi le hanno costrette a nuove, insostenibili chiusure, nonostante queste attività non abbiano rappresentato fonte di contagio, anche perché lavorando su appuntamento, non generano assembramenti.
Per questo ci stiamo battendo per chiedere al Governo che queste imprese siano autorizzate a riaprire anche nelle zone rosse. Se così non sarà, gli abusivi continueranno a operare indisturbati.
Imporre la chiusura delle attività è una condanna a morte per tante imprese regolari che non riusciranno a resistere ancora per molto. Ecco perché Cna, Confartigianato e Casartigiani invitano tutti, cittadini e imprenditori del settore, a firmare la petizione per chiedere a Governo e Parlamento di consentire ad acconciatori ed estetiste di riprendere la propria attività anche in zona rossa.