Piccoli scienziati crescono a Renate e Veduggio VIDEO
Sono stati inaugurati questa mattina il rilevatore ambientale e la stazione meteo realizzati dagli studenti delle medie
Piccoli scienziati crescono alla scuola secondaria di primo grado di via XXV Aprile. Questa mattina, sabato, sono stati inaugurati il rilevatore ambientale e la stazione meteo realizzati dagli studenti delle medie.
Piccoli scienziati alla media
Lascia davvero a bocca aperta il progetto finanziato dal Ministero delle Pari opportunità e portato avanti dagli studenti, seguiti dai loro insegnanti Domenico Maviglia, Marco Redaelli, Michela Zanone Poma, oltre che da collaboratori esterni. Hanno progettato e realizzato un rilevatore ambientale ed una stazione meteo installati, rispettivamente, nel giardino e nelle aule del plesso.
Il primo misura suono, temperatura, umidità, pressione atmosferica, anidride carbonica presenti in classe. Quest’ultima, se eccessiva, complice della distrazione dei ragazzi. I dati della seconda vengono invece trasmessi via wi-fi sul web, in modo da essere a disposizione della scuola.
Taglio del nastro con le autorità
Sabato mattina i due apparecchi sono stati inaugurati ufficialmente alla presenza delle autorità dei Comuni di Renate e Veduggio: il primo cittadino Matteo Rigamonti, i vice sindaci Luigi Pelucchi e Mariambrogia Corti, gli assessori Caterina Viganò e Silvia Negri, il consigliere comunale Mario Molteni.
"E’ stata un’occasione per stimolare gli alunni a cimentarsi in modo attivo nel campo dell’informatica e delle scienze" ha spiegato la dirigente scolastica Elena Motta. "Ci hanno messo tanta passione. Li ringrazio tutti, così come chi li ha aiutati. Il bando prevedeva la conclusione dei lavori entro gennaio. Per soddisfare le tempistiche hanno affrontato full immersion pomeridiane senza lamentarsi".
Passione che sabato si è vista chiaramente negli occhi dei ragazzi chiamati ad affiancare i "prof" nell’illustrazione di quanto fatto negli ultimi mesi nei laboratori. Lì dove hanno imparato importanti nozioni di meteorologia, messe poi in pratica. Ed insieme il linguaggio della programmazione che "ora sanno ben utilizzare".
"Un sogno realizzato"
"Un sogno divenuto realtà". Così il professor Redaelli ha definito l’avventura vissuta. "Questa esperienza deve insegnare che se si ha un sogno, bisogna insistere perché insieme si può riuscire a realizzarlo".