Pietre di inciampo, nasce Comitato provinciale
Da 16 gennaio in programma 17 cerimonie per la posa di 21 pietre di inciampo a Monza e in altri 16 Comuni della Provincia MB. Premiati gli studenti che hanno partecipato al concorso di idee per il logo del Comitato.
Pietre di inciampo, nasce Comitato provinciale. Dal 16 gennaio sono in programma 17 cerimonie per la posa di 21 pietre di inciampo nei comuni della Provincia di Monza e della Brianza. Scelto il logo del Comitato.
Pietre di inciampo, nasce Comitato provinciale
Dalla Colonia (Germania) alla Brianza nel segno della memoria: con la posa di 21 nuove pietre d’inciampo anche la provincia di Monza e della Brianza partecipa alla costruzione del più grande monumento diffuso d’Europa, nato su iniziativa dell’artista tedesco Gunter Demnig, per ricordare le vittime della Shoah e della deportazione.
Le pietre di inciampo, infatti, sono installazioni che hanno la forma di piccoli blocchi quadrati di pietra (10x10 cm.), ricoperti di ottone lucente, che vengono posti davanti la porta della casa nella quale ebbe ultima residenza (nel selciato del posto di lavoro o di arresto) un deportato nei campi di sterminio nazisti per ricordarne il nome, l’anno di nascita, il giorno e il luogo di deportazione e la data di morte. Queste installazioni diffuse in diverse città dell’Europa rappresentano metaforicamente delle tessere per costruire un grande mosaico della memoria.
Dal 16 gennaio al 1° febbraio in 17 Comuni MB sono programmate altrettante cerimonie di posa per ricordare 21 cittadini della Brianza che non fecero più ritorno a casa. La prima cerimonia si terrà a Monza giovedì 16 gennaio alle 11 in via Prina, dove c’era la dimora dei coniugi Alessandro Colombo e Ilda Zamorani, italiani ebrei, morti ad Auschwitz nelle camere a gas.
Il primo Comitato a valenza provinciale
L’arrivo delle pietre di inciampo nei Comuni MB è il risultato del lavoro promosso dal Comitato nato lo scorso anno su iniziativa di Aned, Anpi, Associazione Senza Confini di Seveso.
Si tratta del primo Comitato a valenza provinciale che si è costituito in Italia con l’obiettivo di realizzare una rete della memoria coinvolgendo le istituzioni e le associazioni locali. Ne è Presidente Milena Bracesco, figlia di un deportato e vicepresidente di Aned Monza- Sesto San Giovanni; vicepresidente Fabio Lopez, figlio di un salvato dalla Shoah; segretaria Roberta Miotto, vicepresidente di “Senza confini” e consigliere Loris Maconi, presidente dell'Anpi provinciale MB.
La Provincia MB ha aderito al progetto nel 2019 per allargare la partecipazione a tutti i Comuni MB portando all’attenzione dell’Assemblea dei sindaci il progetto Europeo promosso dall’artista tedesco. Lo scorso gennaio, in occasione della Giornata della Memoria, sono state posate le prime pietre di inciampo a Cesano Maderno, Lissone, Seregno. Quest’anno, oltre ai primi tre Comuni, hanno aderito altri 14 Comuni in cui saranno posate le nuove installazioni: Monza, Bernareggio, Bovisio Masciago, Briosco, Brugherio, Cogliate, Desio, Limbiate, Meda, Nova Milanese, Sovico, Sulbiate, Verano Brianza, Villasanta.
Open data della memoria
La volontà di costruire una rete provinciale della memoria si è concretizzata nella realizzazione del 1° Open data “Stolpersteine - Pietre di inciampo” in cui è possibile geolocalizzare la distribuzione delle pietre d’inciampo posate nei Comuni MB e ricostruire idealmente il mosaico delle installazioni che si realizzerà nel corso degli anni nel territorio. L’Open data è il primo ad essere stato pubblicato nella sezione del portale dedicato ai dati aperti di Regione Lombardia e nelle pagine del portale Agid dati.gov.it.
Pietre di inciampo 2020 Monza Provincia
“Siamo orgogliosi di essere riusciti a creare una rete della memoria lavorando in sinergia tra Comuni ed altri enti coinvolti grazie all’iniziativa di tutto il Comitato per le pietre di inciampo Monza e Brianza – ha spiegato ieri, giovedì 9 gennaio il presidente della Provincia MB Luca Santambrogio in occasione della presentazione del Comitato – La memoria è un patrimonio che ci appartiene e che abbiamo la responsabilità di trasmettere ai giovani. Le pietre di inciampo sono un modo per portare il ricordo nella quotidianità legandolo ad un nome e ad un luogo. Ogni cerimonia ci porterà a ridare dignità ad un nostro concittadino riportando il suo ricordo nei luoghi che gli sono appartenuti. E’ un ritorno a casa. L’idea della geolocalizzazione nasce proprio dalla volontà di avere in piccolo il nostro mosaico della memoria sapendo dove poter inciampare nel ricordo di chi ha subito le barbarie della Shoah e delle deportazioni politiche”.
Il sindaco Allevi cita Liliana Segre
“La memoria è un vaccino che ci fa essere cittadini migliori” ha detto il sindaco di Monza Dario Allevi citando la senatrice Liliana Segre per annunciare la posa delle pietre d’iciampo fissata per il prossimo giovedì, 16 gennaio alle 10.30 in via Prina 19. “Siamo onorati per l'occasione di poter ospitare l’artista Gunter Demnig: sarà una cerimonia densa di significato, alla quale invito fin d’ora a partecipare numerosi. Insieme ai familiari dei deportati abbiamo invitato una rappresentanza degli studenti monzesi e le massime autorità istituzionali del territorio per confermare che la città di Monza, dove nel 2018 abbiamo inaugurato il Bosco della Memoria, non dimentica. Anzi custodisce la Memoria e coltiva il valore del rispetto per i diritti umani e della convivenza civile”.
Il concorso per il logo
Per l’ideazione del logo e dell’immagine grafica coordinata del Comitato per le pietre di inciampo Monza e Brianza è stato deciso di coinvolgere i sette istituti che insegnano arte visiva grafica nel territorio attraverso un concorso di idee. Sono stati raccolti 145 elaborati accuratamente selezionati da una Commissione ad hoc che ha scelto 13 proposte meritevoli di valutazione. Fra i 13 selezionati la Commissione ha decretato vincitrice del concorso l’opera denominata “La memoria non è per un solo giorno” di Chiara Mafrica del Liceo Meroni di Lissone, che sarà utilizzata dal Comitato per tutte le iniziative. Il progetto vincitore sintetizza in pochi segni essenziali le Pietre d’Inciampo, associandole immediatamente all’idea del binario ferroviario, quel Binario 21 della Stazione Centrale di Milano da cui sono stati tradotti i martiri di gran parte del nord Italia.
A tutti e 13 gli studenti selezionati sono comunque stati donati dei libri a tema alla presenza del professor Raffaele Mantegazza, docente di pedagogia interculturale all'Università di Milano-Bicocca. Fino al 27 gennaio nell’atrio della sede provinciale, in via Grigna 13 a Monza, resteranno esposti i lavori delle scuole che hanno ricevuto la menzione.