A Meda

Pizzeria irregolare chiusa dalla Polizia Locale

Prima la maxi-multa e la denuncia, poi sono emerse altre irregolarità.

Pizzeria irregolare chiusa dalla Polizia Locale
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Pizzeria irregolare chiusa dalla Polizia Locale di Meda.

Prima la maxi-multa e la denuncia, ora la chiusura

Prima la maxi-multa e la denuncia per l'utilizzo di lavoratori in nero. Ora un altro deferimento e la chiusura dell'attività per mancanza dei requisiti necessari per l'apertura. A finire nei guai il titolare di una pizzeria a Meda, che a luglio, quando aveva depositato la Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) per poter aprire l'esercizio aveva riportato dichiarazioni poi risultate false. E nei giorni scorsi nel primo pomeriggio hanno portato gli agenti della Polizia Locale, su ordine dell'Ufficio Suap, a chiudere l'attività.

Maxi-multa da 14mila euro

Il titolare della pizzeria, un 30enne albanese residente in città, già nello scorso week-end si era beccato una denuncia e una multa da 14mila euro al termine dei controlli effettuati dai Carabinieri della Compagnia di Seregno, con il supporto del personale specializzato dei nuclei antisofisticazione e sanità (N.A.S.) e ispettorato del lavoro (N.I.L.) di Milano e del personale dell’ufficio di polizia giudiziaria dei Vigili del Fuoco di Monza. A seguito degli accertamenti gli era stata contestata la violazione di svariate norme tra cui l’aver utilizzato manodopera in nero (tre lavoratori su sei) e un impianto di videosorveglianza abusivo. Erano inoltre state rilevate svariate carenze strutturali e in tema di sicurezza sul lavoro. L’esercizio era stato pertanto sanzionato per un importo complessivo di circa 14mila euro con l'intimazione di adempiere immediatamente alle prescrizioni ed era stato segnalato alla competente autorità sanitaria. Inoltre il titolare era stato deferito in stato di libertà.

Falsa dichiarazione nella Scia, pizzeria chiusa

Ma per lui i guai non sono finiti: si è infatti beccato un deferimento all'autorità giudiziaria per false dichiarazioni e l'attività è stata chiusa (almeno fino a quando non verrà consegnata una documentazione adeguata). Il provvedimento è scattato a seguito degli accertamenti effettuati sulla Scia, l'autocertificazione che deve essere presentata in Comune per l'avvio dell'attività, nella quale bisogna dichiarare di essere in possesso di determinati requisiti professionali e morali. Un documento che il 30enne aveva presentato a luglio, prima di aprire la pizzeria. Sono quindi iniziati i controlli da parte dell'Ufficio Suap del Comune (il termine per le verifiche è di 60 giorni) e da un confronto con il casellario giudiziario è emerso che alcune dichiarazioni non corrispondevano alla realtà. Ecco quindi che gli agenti hanno provveduto a denunciarlo e a chiudere l'attività.

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