Pm10 alle stelle: valori preoccupanti a Monza e a Meda I DATI ARPA

La maglia nera spetta al territorio della Brianza lecchese.

Pm10 alle stelle: valori preoccupanti a Monza e a Meda I DATI ARPA
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Pm10 alle stelle: valori preoccupanti a Monza e a Meda. Il record registrato a Merate dove il sono stati toccati i 121 microgrammi per metro cubo.

Pm10 alle stelle: valori preoccupanti a Monza e a Meda

Aria irrespirabile in tutta la Lombardia e la maglia nera spetta al territorio della Brianza lecchese. Secondo Arpa infatti è stato fatto registrare ieri a Merate il record negativo del livello di Pm10.

Nella nostra regione aria irrespirabile

Mentre nel nostro capoluogo di regione, Milano, lo smog continua ad attanagliare residenti e pendolari del lavoro e dello studio, la situazione è diventata  grave anche nell’hinterland milanese.

Secondo il bollettino dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente della Lombardia, anche ieri, infatti, le quattro centraline attive in città hanno registrato valori di Pm10 tra i 79 e i 96 microgrammi per metro cubo, contro i 50 della soglia massima.  Anche nella provincia di Milano si “soffoca”: sono stati registrati 93 microgrammi a Pioltello-Limito, 83 a Cassano d’Adda, 81 a Turbigo e a 83 a Magenta.

Polveri sottili oltre la soglia consentita anche a Monza (tra 95 e 97) e Meda (107), Como, Cantù e Erba (88, 99 e 91), Varese, Ferno, Busto Arsizio e Saronno (64, 87, 79 e 89).

A Merate il record negativo della Lombardia

Ma il vero  record negativo è stato raggiunto nel Lecchese e in particolare a Merate dove il valore del Pm10 ha toccato 121 microgrammi per metro cubo.

La speranza va al cielo e in particolare alle perturbazioni previste per i prossimi giorni.

L’allarme

“L’ennesimo allarme smog è decisamente preoccupante. Regione Lombardia e la Pianura Padana sono ormai diventati una camera a gas: bisogna ricordare che l’inquinamento è un killer silenzioso perché è proprio in concomitanza di questi picchi che sono a rischio le fasce più deboli e si registrano aumenti nelle morti premature. A tal proposito, l’ospedale Sant’Anna di Como ci ha fornito un ottimo contributo con un importante studio su questo fenomeno che fa riflettere e ci invita ad adottare dei provvedimenti urgenti”, sottolinea Raffaele Erba del Movimento 5 Stelle.

"Serve lo sviluppo di una mobilità più sostenibile"

“Sicuramente sono molti sono i fattori su cui lavorare e i principali riguardano da un lato lo sviluppo di una mobilità più sostenibile e dall'altro un maggior efficientamento energetico degli edifici e del sistema produttivo. Lo stesso Ministro Costa sta investendo in queste direzioni e anche il resto del Governo sta puntando a una maggiore sostenibilità. Ora serve un maggiore impegno da parte di Regione Lombardia soprattutto per offrire un servizio di trasporto pubblico che invogli le persone a utilizzarlo e non a scappare”, aggiunge il consigliere regionale pentastellato. “Un plauso va fatto ai ragazzi di “Fridays for Future” e le altre associazioni ambientaliste che con il loro impegno stanno contribuendo a puntare i riflettori sul tema dell’inquinamento e sull’esigenza di un approccio sostenibile. Auto e cemento non sono l’unica strada percorribile ma bisogna perseguire una visione integrata e più lungimirante”, conclude Erba.

L’appuntamento di sabato

Proprio sabato 18 gennaio, a Capiago Intimiano (Como), Fridays for Future, WWF, Circolo Ambiente Ilaria Alpi e l’Associazione Il Gambero hanno organizzato un incontro pubblico per discutere dei danni ambientali irreparabili che il secondo lotto della Tangenziale di Como creerebbe sul territorio circostante.

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