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Polemica sulla mensa scolastica, il Comune interviene

Da martedì addio al pasto unico. Torna la frutta fresca e presto i vassoi saranno compostabili

Polemica sulla mensa scolastica, il Comune interviene
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Anche la mensa scolastica non è più quella di una volta. C’è un altro aspetto che il Covid ha inevitabilmente peggiorato a scuola ed è come e quanto mangiano gli alunni degli istituti pubblici.
Il caso è montato in settimana quando alcune mamme a Monza sono insorte. «Le razioni sono molto inferiori all’anno scorso, i nostri figli tornano a casa affamati, con la beffa che spesso spesso mangiano anche freddo».

Il problema della mensa

La «colpa», secondo molti genitori, è delle nuove vaschette monouso (con buona pace dell’ambiente) che hanno uno spazio più esiguo dei piatti degli altri anni e che vengono preparati in anticipo prima di essere poi serviti. E non c’è più nemmeno la possibilità di fare il bis. «Il risultato - spiegano le mamme che hanno scritto anche al Comune - è che una volta portati i vassoietti in tavola i nostri figli si trovano porzioni piccole, contorni spesso assenti e cibo freddo. E questo nonostante il costo del contributo delle famiglie non sia sceso rispetto all’anno scorso. Eppure quest’anno ai bambini non viene servita spesso nè la frutta nè la verdura, la prima sostituita da succhi o puree in scatola».

Il caso anche in Aula

Un problema sollevato anche dalla consigliera comunale Federica Mosconi (Lega Nord): «Portate ridotte, primi o secondi mancanti, piatti quasi freddi, come testimoniato dalle lamentele di molti genitori ma anche dai verbali delle commissioni mensa di vari plessi scolastici, reputo che il Comune di Monza attraverso il competente ufficio debba pronunciarsi in maniera netta contro le responsabilità del gestore del servizio mensa - ha affondato - In primis bisogna assicurare che gli errori e le mancanze saranno puniti attraverso l’applicazione delle penali previste dal capitolato d’appalto: non possiamo tollerare che le famiglie abbiano pagato per un servizio deficitario e oltretutto questo crei un danno d’immagine al Comune».

La replica

«I bimbi monzesi si meritano un servizio mensa ineccepibile, anche se saremmo sciocchi a pensare che tutto possa essere come il periodo pre Covid. Ci sono Comuni limitrofi in cui il servizio mensa non è nemmeno partito, le famiglie devono capire che già averlo avviato è un risultato di questi tempi. Cionostante i correttivi che si possono mettere, vanno messi subito». Non ha dubbi l’assessore Pierfranco Maffè che si è subito attivato per incontrare i responsabili della società incaricata dal Comune per il servizio di refezione scolastico. E subito sono arrivati i correttivi. «Martedì 13 ottobre partirà il nuovo menù nelle mense scolastiche della città che preparano una media di circa 5000 pasti al giorno per le scuole primarie e secondarie monzesi.  Dopo le prime settimane di avvio  dove sono stati sperimentati i nuovi modelli organizzativi introdotti dal 23 settembre in 19 plessi e il 28 settembre in 8 plessi  il Comune ha concordato con l’azienda le modalità di ristorazione valide in tutte le scuole dal prossimo martedì, reintroducendo il menù invernale in vigore fino all’anno scorso, organizzato su più portate e che comprende la distribuzione della frutta fresca».

I controlli

Inoltre i tecnici del Comune hanno effettuato diversi sopralluoghi nelle scuole nei giorni scorsi per verificare la qualità del servizio, anche alla presenza dell’assessore Maffè, in collaborazione con il personale docente e con i commissari mensa. «Alcuni dei disguidi verificatisi nei primi giorni di avvio sono stati già risolti, sospendendo per esempio il menù temporaneo composto dai cosiddetti “pasti unici” e ripristinando il servizio completo di più portate, nel rispetto delle Linee d’indirizzo per un’alimentazione equilibrata, già in vigore - ha aggiunto l'assessore - E’ prevista, a breve, l’introduzione di vassoi biocompostabili per ridurre il consumo della plastica e, laddove sarà possibile, l’utilizzo di quelli lavabili e riutilizzabili». Restano confermate le norme già introdotte nelle scorse settimane relative al distanziamento e alla capienza ridotta dei refettori, che impongono il consumo del pasto su più turni per gli alunni e l’utilizzo di “vassoi multiportata” per limitare il passaggio delle addette mensa tra i tavoli e per velocizzare la distribuzione dei pasti. Confermate, inoltre, le attività di sanificazione tra i turni mensa, secondo quanto stabilito dalle indicazioni sanitarie regionali e nel rispetto dei tempi scolastici. Il Comune ha poi assicurato che i maggiori costi derivanti dalla riorganizzazione del servizio e dalle misure di sicurezza anti-Covid sono interamente sostenuti dall'Amministrazione Comunale, senza alcun aggravio per le famiglie.

 

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