Polizia locale nel centro islamico di Seregno FOTO

I consiglieri della Lega hanno segnalato la presenza di decine di persone nel capannone di via Milano. Sul posto anche il sindaco.

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Sabato sera l'intervento della Polizia locale nel centro islamico di via Milano a Seregno. Nel capannone dell'associazione "Anasr", con destinazione artigianale e produttiva, si sono ritrovate decine di musulmani comprese donne e minori.

Centro islamico, la segnalazione della Lega

Sabato sera movimentato in via Milano, dove ha sede l'associazione islamica "Anasr". Nel capannone al civico 3, che ha destinazione artigianale e produttiva, sono arrivate alcune decine di musulmani, comprese donne e minori. Sul posto c'erano anche i consiglieri della Lega Gabriella Cadorin ed Edoardo Trezzi, che da settimane tengono sotto controllo l'attività che si svolge nell'immobile. Nel corso della serata hanno documentato il via vai di stranieri e informato il sindaco, Alberto Rossi.

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L'intervento della Polizia locale

Il primo cittadino, rimasto a lungo in via Milano per seguire lo sviluppo della vicenda, ha subito contattato Carabinieri e Polizia locale ma anche la Prefettura ha avuto notizia della situazione nella sede di via Milano. Intorno alle 21.30 è arrivata una pattuglia della Polizia locale che ha provveduto a generalizzare i presenti, non senza qualche momento di concitazione fra gli stranieri all'interno della struttura al momento del sopralluogo.

"Chiedevano dove fosse la moschea"

I consiglieri del Carroccio, Gabriella Cadorin ed Edoardo Trezzi, hanno riferito che nel capannone sono entrate decine di persone fin dalle 19. "Nel parcheggio alcuni mi hanno fermato per chiedermi  dove si trovava il civico 3 di via Milano perché dovevano andare alla moschea" spiega Edoardo Trezzi, capogruppo leghista in Consiglio. Per Gabriella Cadorin è probabile che nel corso della serata fosse prevista l'inaugurazione della nuova moschea.

Il sindaco ribadisce l'attività di controllo

Il sindaco Alberto Rossi, in via Milano insieme all'assessore alla Sicurezza William Viganò e al consigliere Luca Lissoni del Pd, ha ribadito la massima attenzione e i controlli dell'Amministrazione perché l'associazione islamica proprietaria del capannone rispetti le regole. Già nelle settimane precedenti il Comune aveva inviato una diffida alla stessa associazione per ribadire l'impossibilità di utilizzare i locali come centro culturale e luogo di ritrovo. I fatti di sabato, però, sembrano indicare il contrario. Ora si attendono gli eventuali provvedimenti dopo l'intervento degli agenti.

Sulla vicenda è intervenuto anche il deputato Capitanio

"Questa sera i consiglieri comunali della Lega sono dovuti intervenire in via Milano su richiesta dei residenti. Prende sempre più forma l'ipotesi che all'interno del capannone al civico 3 sia ospitata una moschea o comunque un centro culturale islamico non autorizzato. Il sindaco spieghi ai suoi cittadini perché questa sera in quei locali si trovavano più di cinquanta persone e in base a quale autorizzazione vengono svolte queste attività. Ho informato il Prefetto Patrizia Palmisani perché venga garantito l'ordine pubblico e soprattutto il rispetto delle regole, quel rispetto a cui sono tenuti da sempre i cittadini brianzoli ma che, a quanto pare, non si pretende da tutti con la stessa fermezza...".

Un ampio servizio sul Giornale di Seregno in edicola da martedì 15 ottobre.

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