Porta bici da 20mila euro per i vimercatesi

Una spesa ben oltre i costi canonici delle normali rastrelliere.

Porta bici da 20mila euro per i vimercatesi
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Singolare acquisto dell'Aministrazione di Vimercate che ha acquistato dieci porta bici per un conto totale di 20mila euro.

L'acquisto delle rastrelliere

Dopo il divano da 7mila euro per la biblioteca, le rastrelliere per le biciclette da quasi 20mila. Una nuova spesa a dir poco singolare decisa dall’Amministrazione comunale 5 Stelle e portata alla luce dal nostro Giornale. E’ infatti della fine del novembre scorso (ma se ne è avuto notizia solo nei giorni scorsi quando i manufatti sono comparsi in uno dei cortili interni del Municipio, dove sono stati parcheggiati in attesa di essere collocati) una determina dell’Ufficio Ecologia e ambiente - Mobilità sostenibile di Palazzo Trotti con la quale si dà corso all’acquisto di dieci rastrelliere porta biciclette per un valore di 16mila euro, a cui va aggiunta l’Iva. Il tutto, quindi, per una spesa complessiva a carico dei cittadini vimercatesi di ben 19.520 euro.

L'acquisto "di lusso" dell'amministrazione

Insomma, rastrelliere di lusso, verrebbe da dire. Ed in effetti, scorrendo la determina, si scopre che ad averle realizzate, su incarico del Comune, è la ditta «Dima» di via Crocefisso, ben nota per la qualità dei suoi manufatti, spesso vere e proprie opere d’arte. Ditta che, naturalmente, ha semplicemente eseguito il lavoro richiesto secondo l’importo fissato. Ed in effetti, i porta biciclette in questione non sono quelli classici, semplici e molto meno costosi già presenti in vari punti della città, ma «a forma di automobile per il parcheggio di sei biciclette ciascuno - si legge nella determina di acquisto - in acciaio curvato e saldato con predisposizione all’ancoraggio all’asfalto». Insomma, manufatti di lusso.

L'articolo completo in edicola oggi, martedì, con il Giornale di Vimercate, sfogliabile anche online su pc, tablet e smartphone.

Commenti
giovanni

se sono belli esteticamente e fatti bene, direi che fanno arredo urbano...l'importante è che non ci si fermi qui ma che si continui con questa filosofia eliminando o sanando quelle zone del centro che ci angosciano da decenni,ovvero il vecchio ospedale,l'ex ostello delle infermiere, il cantiere edile interrotto presente davanti ad Assi,il vecchio ufficio di registro e il vecchio consozio comunale...

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