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Prestanome del boss arrestato a Limbiate, il sindaco: "Comune totalmente estraneo"

Antonio Romeo vuole tutelare l'immagine della città: "Brutta vicenda personale non collegata alla sua attività di dipendente"

Prestanome del boss arrestato a Limbiate, il sindaco: "Comune totalmente estraneo"
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Prestanome del boss arrestato a Limbiate, il sindaco: "Comune totalmente estraneo". Antonio Romeo vuole tutelare l'immagine della città: "Brutta vicenda personale non collegata alla sua attività di dipendente"

Comune completamente estraneo

"In merito alle notizie che sono state diffuse nelle ultime ore e che coinvolgono l’architetto Massimo Gentile, il Comune di Limbiate dichiara la completa estraneità ai fatti che riguardano vicende non collegate alla sua attività di dipendente comunale" scrive l'Amministrazione in una nota.

La dichiarazione del sindaco Romeo

L'architetto, assunto in Comune nel 2019 dove si è occupato di lavori pubblici, è stato arrestato per associazione mafiosa: è accusato di aver prestato per dieci anni (dal 2007 al 2027) l'identità al boss Matteo Messina Denaro durante la sua lunga latitanza.

“Abbiamo appreso questa mattina dell’accaduto e da subito abbiamo prestato la necessaria massima collaborazione alle autorità per tutti i controlli di rito” precisa il Sindaco, Antonio Romeo, che dichiara: “l’Amministrazione Comunale ha sempre lavorato nel rispetto della legalità. Quanto sta emergendo in queste ore riguarda una brutta vicenda personale di un dipendente ma non coinvolge in alcun modo il Comune di Limbiate. Non permetterò pertanto che questi fatti possano intaccare o compromettere l’immagine dell’Ente che ha sempre operato e continuerà ad operare nel rispetto della legalità. Sono pronto ad adottare atti e provvedimenti che tutelino l’Ente, l’intera comunità limbiatese e l’immagine della nostra Città”.

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