Prima le minacce, poi la bomba carta fatta esplodere sotto casa: arrestati per tentata estorsione
E' accaduto a Brugherio. Responsabili fermati dai Carabinieri
Prima le minacce per telefono. "Sappiamo dove vanno a scuola i tuoi figli". E ancora, "ti gambizziamo". Poi l'azione vera e proprio, con una bomba carta fatta esplodere sotto casa delle vittime. Il tutto per ottenere 8mila euro.
Arrestati dai Carabinieri
Sono stati arrestati i tre uomini responsabili, in concorso tra loro, della tentata estorsione. A sorprenderli, in flagranza di reato, i Carabinieri della Compagnia di Monza che erano già sulle loro tracce.
Le intimidazioni per telefono
Tutto ha preso il via con la denuncia della coppia di Brugherio vittima della tentata estorsione. Come avrebbero poi riferito ai militari, per giorni hanno ricevuto numerose chiamate da un’utenza anonima, il cui interlocutore, che dalla voce è stato riconosciuto per essere sempre lo stesso soggetto, intimava loro il pagamento della somma di denaro, minacciando gravi ripercussioni in caso di mancata corresponsione.
"So dove vanno a scuola i tuoi figli"
"So dove vanno a scuola tuo figlio e tua figlia e anche tua moglie, ti osservo...". Minacce e intimidazioni che si sono fatte fatte, giorno dopo giorno, sempre più violente. "Ti gambizzo", "ti piazzo una bomba sotto casa", il tenore delle telefonate. Tanto che la vittima ha deciso di rivolgersi ai Carabinieri e di denunciare quanto stava subendo.
La denuncia e le indagini
Dopo aver raccolto la denuncia, i militari hanno dato il via alle indagini. Un'attività che li ha portati, tramite l’incrocio dei tabulati telefonici e dei varchi d’ingresso e uscita del Comune di Brugherio, a individuare l’autore delle telefonate, ovvero un ventinovenne del milanese.
La minaccia della bomba sotto casa
A seguito dell’ultima minaccia, proprio quella in cui veniva paventava la possibilità dell’esplosione di una bomba all’interno dell’abitazione dei coniugi, i Carabinieri di Monza hanno organizzato un servizio nelle immediate vicinanze della casa delle vittime, a Brugherio.
Il forte boato e la tentata fuga
Servizio nel corso del quale i militari hanno notato il sopraggiungere, a forte velocità, di un’auto che si è fermata in corrispondenza del cancello della corte. Dall’auto erano usciti due individui che, entrati rapidamente all’interno della corte, ne sono poi usciti di corsa, ripartendo a tutta velocità.
Qualche istante dopo, i Carabinieri hanno udito un forte boato provenire dal cortile, e dunque hanno immediatamente fermato il veicolo sospetto.
I responsabili fermati e perquisiti
Gli occupanti, sottoposti a perquisizione, sono stati sorpresi in possesso di tre accendini e un manganello telescopico in metallo. All’interno del cortile, invece, sono stati rinvenuti i resti della bomba carta, opportunamente repertati e sottoposti a sequestro.
Il conducente dell’auto, l’uomo già identificato dai Carabinieri quale autore delle telefonate, vanta numerosi precedenti, anche specifici. Le successive operazioni di identificazione hanno permesso di appurare come, dei due complici, un 19enne di origini pugliesi e un ventenne di origini campane, entrambi residenti nell’hinterland milanese, il primo fosse incensurato.
Arrestati per tentata estorsione
Hanno quindi tratto in arresto i tre uomini, colti in flagranza del reato di tentata estorsione in concorso fra loro. Gli arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati portati in carcere a Monza.