Problematiche della Statale 36: oggi il primo tavolo di lavoro in Regione FOTO

Piazza: "Il tavolo ha rimarcato le priorità per il lecchese dallo svincolo di Mandello, a quello di Piona con il peduncolo di Dervio, passando all’eliminazione del passaggio a livello di Bellano e la realizzazione dell’ultimo tratto della ciclabile di Abbadia Lariana, la terza corsia del Terzo Ponte, la messa in sicurezza del tratto Giussano/Lecco"

Problematiche della Statale 36: oggi il primo tavolo di lavoro in Regione FOTO
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Oggi, a Palazzo Lombardia, si è insediato il Tavolo istituzionale sulla SS 36, coordinato dall’assessore regionale a Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi, che ha visto la partecipazione di Anas e delle Province, dei Comuni e delle Comunità montane che gravitano attorno a questa infrastruttura.

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Statale 36: oggi il primo tavolo di lavoro in Regione

“La Strada statale 36 è di competenza di Anas, quindi dello Stato –  ha spiegato Terzi -, ma Regione Lombardia si fa parte attiva affinchè vengano risolte una serie di criticità che penalizzano i cittadini. Questo tavolo sarà uno strumento per sollecitare l’intervento dello Stato che, appunto, è il proprietario di questa arteria fondamentale e particolarmente congestionata. Non lasceremo soli i territori, anzi li supporteremo nell’interlocuzione con Anas, alla quale riconosco di essersi attivata negli ultimi mesi per porre rimedio ad alcune problematiche, ma certo occorre cambiare passo e mettere in campo azioni più incisive”. “Oggi – ha proseguito Terzi – abbiamo insediato il tavolo con una sorta di seduta plenaria, alla quale hanno partecipato le realtà istituzionali interessate da un’arteria che unisce l’hinterland di Milano all’estremo nord della Lombardia. Da qui partiranno 4 sotto tavoli, divisi per aree omogenee, che avranno il compito di contribuire a sviluppare le progettualità e stabilire l’ordine di priorità dei vari interventi per ogni singolo territorio. Alcune opere sono già state concluse, come il ponte di Annone Brianza, altre sono in fase progettuale, su altre ancora occorre appunto condividere un ordine di priorità. La SS 36, non dimentichiamolo, è decisiva anche in ottica Olimpiadi essendo l’arteria principale per l’accesso alla Provincia di Sondrio. Occorre intervenire sugli svincoli, sulla viabilità alternativa, sulla messa in sicurezza delle gallerie e sul tema del dissesto idrogeologico”.

Soddisfatto Mauro Piazza

“Regione Lombardia con questo primo confronto dimostra un’attenzione particolare verso il nostro territorio, assumendo un ruolo di regia e di supporto degli enti locali così come già iniziato con il lavoro del sottosegretario Antonio Rossi sul tavolo territoriale ” – spiega  il Consigliere  Mauro Piazza – “Questa prima convocazione è stata utile per avere un quadro completo sullo stato attuale dell’intera statale che attraversa 5 Province e 43 comuni lombardi”.

 

Ruolo strategico in vista delle Olimpiadi 2026

“La stratetigità di questa arteria, anche in ottica Olimpiadi Invernali 2026, sono sotto gli occhi di tutti. Il tavolo ha rimarcato le priorità per il lecchese dallo svincolo di Mandello, a quello di Piona con il peduncolo di Dervio, passando all’eliminazione del passaggio a livello di Bellano e la realizzazione dell’ultimo tratto della ciclabile di Abbadia Lariana, la terza corsia del Terzo Ponte, la messa in sicurezza del tratto Giussano/Lecco” spiega l’azzurro.

Tavoli specifici

A seguito di questo incontro, si insediarono dei sottotavoli territoriali che entreranno nel dettaglio rispetto ai problemi e alle segnalazioni dei singoli comuni visto che l’arteria stradale incrocia viabilità provinciale e comunale.  I 4 sotto tavoli saranno convocati dopo l’estate, suddivisi per aree (Area Monza, Area Lecco, Area Lago di Como, Area Valchiavenna). La SS 36 è lunga 141 chilometri e interessa 43 Comuni, 5 Province, 4 Comunità montane.

“Ringrazio l’Assessore Terzi, quello di oggi è un primo passo necessario per cercare di guardare al futuro progettando con concretezza nel presente; mi auguro che Anas si faccia parte attiva e si metta in ascolto del territorio, dandoci contezza di un cronoprogramma di lavori e di un progetto complessivo di riqualificazione” conclude Piazza.

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