Processo Sottocasa - SENTENZA ATTESA NEL PRIMO POMERIGGIO

Attesa a Vimercate per la sentenza.

Processo Sottocasa - SENTENZA ATTESA NEL PRIMO POMERIGGIO
Pubblicato:
Aggiornato:

AGGIORNAMENTO DELLE 13.00

Alle 12.45 è iniziata l'udienza in Tribunale a Monza, che è durata circa un minuto. La pm Manuela Massenz ha rinunciato alle repliche e così il Presidente del collegio giudicante, Giuseppe Airò, ha rimandato la sentenza, prevista intorno alle 15. 

 

Processo Sottocasa, il giorno della verità dopo sette anni di attesa, tre dei quali "trascorsi" in un’aula del Tribunale di Monza. E’ attesa per la giornata di oggi, martedì, la sentenza nel processo sui presunti abusi edilizi nell’ala privata di Villa Sottocasa, a Vimercate, per due terzi di proprietà del Comune.

Gli imputati

A giudizio, a vario titolo, l’ex sindaco di Vimercate Pd Paolo Brambilla; il suo ex vicesindaco Roberto Rampi, ora senatore; Ivo Redaelli, titolare della «Leader», società proprietaria dell’ala privata della villa di via Vittorio Emanuele II; il consulente della stessa società Alessandro Casati; l’ex responsabile del settore Pianificazione del Territorio del Comune di Vimercate Bruno Cirant, ora trasferitosi al Comune di Desio; e il funzionario delle stesso ufficio Paolo Alessandro.

I reati

In particolare l’ex sindaco Brambilla, il senatore Rampi e il dirigente Cirant sono stati chiamati a rispondere di omessa denuncia di reato e abuso d’ufficio. Per loro il pubblico ministero Manuela Massenz ha chiesto una condanna a 9 mesi ciascuno. Dieci mesi sono, invece, stati chiesti dal sostituto procuratore per il funzionario dell’ufficio pianificazione di Palazzo Trotti Paolo Alessandro, a processo per abuso d’ufficio e falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in copie autentiche di atti pubblici. Stessa richiesta anche per Ivo Redaelli, della «Leader», per i reati di falsità materiale e falsità ideologica in certificati. Per lui sono, invece, caduti in prescrizione la violazione del Codice dei Beni culturali e il danneggiamento al patrimonio archeologico. Infine, per Alessandro Casati, collaboratore di Redaelli, il pm ha chiesto 3 mesi per falsità ideologica in certificati.
L’udienza incomincerà alle 12.30. E’ attesa una brevissima replica del pm agli interventi degli avvocati. Poi, la camera di consiglio e la sentenza.

Seguici sui nostri canali
Necrologie