Profughi a Briosco: confermato l'arrivo

Quattordici richiedenti protezione internazionale provenienti da Correzzana traslocheranno in tre appartamenti di via Verdi

Profughi a Briosco: confermato l'arrivo
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Profughi a Briosco: confermato l'arrivo. Quattordici richiedenti protezione internazionale provenienti da Correzzana traslocheranno in tre appartamenti di via Verdi. La conferma è arrivata pochi minuti fa dal Comune.

Arrivano quattordici profughi

"In merito alle notizie relative all’arrivo di “rifugiati” nel nostro paese comunichiamo quanto segue - recita il comunicato stampa diramato dal Comune alle 16 di oggi.

"Il legale rappresentante della Cooperativa Sociosfera-Onlus di Seregno, da anni gestore dei CAS-Centri di Accoglienza Straordinaria, ci comunica che è prevista a Briosco l’apertura di 3 appartamenti destinati ad accogliere 14 richiedenti protezione internazionale provenienti da Correzzana ove risiedono da due anni. Gli appartamenti sono stati resi disponibili dalla proprietà degli stessi".

"Quanto sopra fa seguito a contatti tra la Cooperativa suddetta e la Prefettura di Monza, in esecuzione dell’accordo sottoscritto dal Ministero dell’Interno, ANCI e Alleanza Cooperative Italiane".

Chiesto lo spostamento

"Precisiamo  - continua la nota - che il Comune di Briosco non ha alcuna competenza in merito, né ha mai dato alcuna disponibilità".

"Abbiamo chiesto alla Prefettura di Monza di individuare altro sito in un contesto più idoneo e meno penalizzante per i comproprietari del condominio interessato".

Commenti
ANDREA ZAMBROTTA

Nel territorio comunale c'è un numero altissimo di case non abitate: anch'esse sono un problema!. Oggi i media hanno parlato di una escalation di consumo di suolo in Italia e noi ne siamo un esempio: tante nuove costruzioni e il vecchio abbandonato a se stesso. Su questo spero che il comune possa intervenire, togliendo - ove necessario - l'abitabilità ed elevando al massimo le tasse per gli immobili non utilizzati. Detto questo, riguardo ai profughi il problema si presenta se questi verranno qui ma non avranno un lavoro (le conseguenze potrebbero essere gravi). CHI E COME, OLTRE AD AFFITTARE, PUO' AGIRE PER OVVIARE AL PROBLEMA ???????????

Lorenzini Fabio

Le case private non sono centri di accoglienza quindi non sono strutturati sia per la sicurezza pubblica.che per quella degli italiani che ci vivono e lavorano

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